Ludwig Van Beethoven, Vincent Van Gogh, Virginia Woolf, Ernest Hemingway, Edgar Allan Poe, Emily Dickinson, Hermann Hesse. Scrittori, pittori e compositori accomunati da una genialità straordinaria, ma anche da un’altra caratteristica: molti di loro soffrivano di disturbo bipolare. Ancora una volta, ci troviamo di fronte al binomio genio e follia, un legame che la scienza continua a indagare.
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Il legame tra disturbo bipolare e creatività
Alcuni recenti dati indicano che tra le persone che svolgono professioni creative, la percentuale di individui affetti da disturbo bipolare supera l’8%, contro l’1% della popolazione generale. Questo suggerisce un legame tra creatività e instabilità emotiva, sebbene ancora da dimostrare in modo definitivo. Secondo uno studio condotto da Greg Murray della Swinburne University of Technology e Sheri Johnson della University of California, il rapporto non è lineare: le forme più gravi di bipolarismo riducono la creatività, mentre quelle più leggere possono favorirla.
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La dopamina: il neurotrasmettitore della creatività
Dal punto di vista neurobiologico, la creatività sembra dipendere dalla dopamina, un neurotrasmettitore presente nella zona mesolimbica del cervello, sede del “circuito della gratificazione”. La dopamina è coinvolta non solo nella generazione di emozioni positive, ma anche nella regolazione della maniacalità. Secondo i ricercatori:
«Un ampio numero di studi afferma che rispetto all’umore neutrale, lo stato d’animo positivo (esemplificabile nella felicità) è associato con l’incremento dell’originalità”.
Questa connessione potrebbe spiegare perché molte persone con disturbo bipolare abbiano espresso il loro genio creativo proprio nei momenti di euforia.
Creatività e depressione: due facce della stessa medaglia?
Oltre alla fase maniacale, anche la depressione può influenzare il processo creativo. Secondo la psichiatra Kay Redfield Jamison, professoressa alla Johns Hopkins University e autrice del libro “Touched by the Fire“, l’umore elevato della fase euforica è correlato alla creatività, ma anche la depressione, favorendo la riflessione interiore, può stimolare l’arte e la scrittura.
Creatività e salute mentale: un equilibrio delicato
Il confine tra creatività e disagio psichico rimane sottile. Se da un lato il disturbo bipolare può alimentare la spinta creativa, dall’altro comporta una sofferenza reale e significativa. Oggi, la ricerca scientifica si concentra su strategie per preservare la creatività senza compromettere la salute mentale, attraverso terapie personalizzate e un migliore supporto psicologico.
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La connessione tra creatività e disturbo bipolare continua a essere oggetto di studio. Sebbene un leggero tocco di maniacalità possa favorire l’originalità, il benessere mentale resta una priorità. Conoscere meglio i meccanismi che regolano la dopamina e le emozioni può aiutare a valorizzare la creatività senza compromettere la qualità della vita.