donne belle imbarazzano uomo

Donne belle o avvenenti imbarazzano l’uomo

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È scientificamente provato che l’uomo, posto di fronte ad una bella donna sexy, si imbarazza. Perde di turgore morale e fisico, lasciando la bella partner allibita, confusa e insoddisfatta.

La notizia ci coglie di sorpresa e scalfisce quell’immagine della virilità che impera da sempre. Per anni ci hanno raccontato che il maschio è una creatura visiva e semplice, che ama le curve e la sensualità esibita, quasi volgare. Abbiamo visto il fiorire di calendari di ogni tipo e sentito apprezzamenti caserecci e irripetibili. Ci siamo fatte, noi femmine, l’immagine dell’uomo virile e animale, pronto a mettere in pratica tutte le fantasie che dichiara per il cartellone della pubblicità di intimo.

Uno studio pubblicato sugli Archives of Sexual Behavior afferma che quando ha a che fare con la creatura dei suoi sogni, il maschio si scioglie, va in crisi e perde -ahi noi- più facilmente l’erezione. Trovarsi a tu per tu con la velina di cui apprezza lineamenti e fattezze è il desiderio proibito di molti uomini. Ma se la cosa dovesse avverarsi, nel momento clou le probabilità che l’ansia da prestazione giochi un brutto tiro sono decisamente alte.

Il problema si verifica sia con le femmine molto belle che con quelle di cui è follemente preso.

Per le donne, la conferma data da questa ricerca è una grande soddisfazione. Se l’uomo meraviglioso con cui avete sognato una relazione appassionata si rivela la peggior esperienza sessuale della vostra vita, dovete esserne felici ed esultare. Vuol dire che vi considera troppo belle o che è già perdutamente innamorato di voi. Togliete quel broncio sexy dal vostro faccino e siate felici dell’esperienza imbarazzante: è una riprova del vostro valore.

L’ansia da prestazione, che rende molti match erotici dei momenti di puro orrore, colpisce il maschio incerto e caratterialmente insicuro. Se non si sente all’altezza della donna che ha di fronte, perché lei è troppo avvenente/sexy/disinibita/in gamba/tantrica/esperta/intelligente o troppo qualsiasi cosa, il maschio si fa prendere dal panico. Entra in quella terribile spirale di timore del giudizio che conduce ad assenza di erezione, che conduce a certezza del giudizio, che conduce a impossibilità di ritrovare l’erezione, che conduce al giudizio apodittico, che conduce alla scomparsa perenne dell’erezione etc.

Moltissime donne si sono trovate a fronteggiare casi di momentanea sparizione della determinazione maschile. Le femmine sanno bene che non è il caso di drammatizzare e che, con un po’ di complicità e qualche accorgimento, la situazione può risolversi in modo egregio. Quello che fino ad ora mancava era la certezza, empiricamente dimostrata, che le défaillances siano frutto di eccesso di attrazione, amore o stima e non di mancanza di una di queste tre cose.

Per un uomo, insomma, è decisamente più facile fare del buon sesso con una partner di cui sia modicamente interessato, che non solleciti eccessivamente i suoi ormoni o che, peggio di tutto, non gli infiammi il cuore. Non è la solita fantasia femminile. È scienza.

È il caso, quindi, di smetterla di credere a quelli che, infoiati dal desiderio per una femmina, proclamano che in un tête-à-tête potrebbero portarla alle soglie dell’estasi mitica. La strada per il piacere è molto diversa e passa da un buon rapporto con se stessi.

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Le soluzioni?

Frequentare solo uomini realizzati/sicuri e con un’ottima autostima. Gli uomini che si piacciono per ciò che sono sono i migliori amanti. Non i narcisisti, che sono insopportabili e si preoccupano unicamente di se stessi, ma coloro che sono in grado di valutarsi correttamente come esseri umani.

Oppure ci si può accontentare di un uomo potenzialmente splendido ma un po’ insicuro e incerto, fornendogli un piccolo aiuto. Certo, la medicina è uno strumento valido. Ma un bel percorso di rinforzo personale, come una psicoterapia, è l’unico modo di assicurarsi una vita sessuale che procuri sorrisi e gioie.

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