È noto a tutti che ad essere particolarmente contagioso è lo sbadiglio, ma recentemente abbiamo parlato anche di come si attacchi persino la voglia di mandare sms, chattare o andare su internet dal proprio cellulare se qualcuno davanti a noi lo sta facendo. Oggi è la volta del prurito o meglio dell’istinto a grattarsi, secondo una nuova ricerca, anch’esso sarebbe particolarmente contagioso…
A dirlo è uno studio condotto dalla School of Psychology dell’università del Sussex e del Department of Psychology dell’ateneo di Hull che ha analizzato i dati raccolti da diverse ricerche in cui si erano osservate le persone e il loro impulso a grattarsi (anche senza reale prurito) nel momento in cui vedevano altri davanti a loro farlo.
Nello specifico ai gruppi di volontari erano stati fatti vedere filmati in cui vi erano delle persone che si grattavano in diverse parti del corpo. Da quello che è emerso, i ricercatori hanno evidenziato che le reazioni erano soprattutto quella di grattarsi sui capelli e sul viso. Per cui l’emulazione non avverrebbe in maniera totale ma parziale. Si vanno a cogliere cioè solo alcuni aspetti in modo del tutto emotivo ecco perché ci si concentra sulla zona della testa.
Lo studio dal titolo “Contagious scratching: shared feelings but not shared body locations” è stato pubblicato su Frontiers.