Nei rapporti sociali non sempre si dice quello che realmente si pensa.
Tutti sappiamo che dire sempre la verità può essere disastroso e sentire quello che gli altri pensano realmente di noi, potrebbe essere potenzialmente anche peggio!
A proteggerci da questo pericolo c’è la buona educazione e a volte l’opportunismo: che porta noi stessi e gli altri a ricorrere alle bugie. Ma, se può essere facile mentire con le parole, non è altrettanto facile mentire con il corpo: oltre il 65% della comunicazione umana è, infatti, non verbale. Ovvero, al di là delle parole, occhi, mani, piedi, muscoli facciali tradiscono pensieri, sensazioni e atteggiamenti in maniera inequivocabile e spesso misteriosa per la maggior parte della gente.
Imparare a riconoscere gli indizi ed i segnali che ci vengono lanciati e che noi stessi lanciamo inconsapevolmente, significa comunicare in maniera efficace con gli altri e soprattutto decodificare cosa gli altri realmente pensano. Per cominciare è importante sottolineare che per una corretta interpretazione del linguaggio non verbale bisogna sempre tenere a mente 3 regole fondamentali:
Indice
1. Leggere i gesti nell’insieme
Uno degli errori più gravi che si possono compiere nella lettura del linguaggio corporeo è quello di isolare un gesto dagli altri e dalle circostanze. Grattarsi la testa può denotare più cose: prurito, incertezza, forfora, dimenticanza o falsità, a seconda delle altre azioni che si compiono. Come nel linguaggio orale anche in quello corporeo i gesti, come le parole, possono avere più significati. Solo quando collochiamo un termine nel contesto di una frase ne comprendiamo con certezza il senso. Ecco un esempio:
Il principale gesto di valutazione critica è la “mano sul viso“, con l’indice sulla guancia, il medio sulla bocca e il pollice a sostegno del mento. Ulteriori segni che corrispondono a tale atteggiamento sono le gambe strettamente incrociate, braccio al petto (segno difensivo) e dalla testa e dal mento abbassati (negazione/ostilità). Questo insieme di gesti possono essere così tradotti “non mi piace quello che mi stai dicendo” o “sono in disaccordo”.
2. Coerenza
In caso di discordanza tra linguaggio verbale e segnali non verbali, si dà maggiore importanza ai segnali non verbali.
3. I gesti vanno letti nel contesto
Tutti i gesti devono essere valutati nel contesto in cui vengono effettuati. Se per esempio in una giornata di freddo vediamo qualcuno che se ne sta seduto alla fermata dell’autobus con braccia e gambe incrociate, probabilmente ha solo freddo e non sta assumendo un atteggiamento difensivo! Dopo aver ricordato questi aspetti fondamentali, passiamo a una carrellata dei segnali maggiormente rivelatori considerando una parte del corpo dall’alto potenziale comunicativo: i piedi.
Dimenticate l’antico motto “gli occhi sono lo specchio dell’anima” e guardate piuttosto i piedi se volete scoprire attrazione o tradimento. Infatti, secondo una recente ricerca inglese se volete sapere cosa pensa di voi l’interlocutore che vi sta di fronte, dovete osservare come muove gli arti inferiori, specie se è donna.
“Se li muove, allargandoli oppure avvicinandoli a chi le sta davanti, vuol dire che è attratta dalla persona in questione. Viceversa se li tiene incrociati o, stando seduta, li raccoglie sotto il corpo, significa che non è interessata. Ma il segnale peggiore è se li tiene assolutamente immobili: un sintomo che sta mentendo o che è preoccupata.”
Il “linguaggio dei piedi” è il tema delle ricerche condotte da uno psicologo della Manchester University, la cui ipotesi è che i piedi rivelino il nostro stato d’animo molto di più dell’espressione del volto o dei gesti delle mani. Insomma, amici uomini, è lì che dovreste guardare, per capire se piacete alle donne.
Le regole che valgono per le donne, non valgono per gli uomini. Secondo il professor Geoffrey Beatty, autore della ricerca, gli uomini muovono i piedi in maniera indipendente da quel che provano dal punto di vista sentimentale. Tranne in due situazioni: se tengono i piedi fermi, sono stati infedeli; se invece li muovono in continuazione, sono nervosi.
Afferma Beatty, preside della facoltà di psicologia della Manchester University e consulente del reality show “Big Brother”, il “Grande Fratello” britannico: “Mentre la gente può sapere che messaggio danno le proprie espressioni facciali o i gesti delle mani, pochi si rendono conto di muovere o meno i piedi e dei messaggi che inviano con essi. Il linguaggio segreto dei piedi può rivelare molto sulla nostra personalità, su cosa pensiamo dell’individuo che abbiamo di fronte e perfino sul nostro stato emotivo e psicologico“, continua lo studioso, citato da vari quotidiani, tra cui il Daily Telegraph. “La gente può mascherare un sorriso o celare quello che sta facendo con gli occhi, ma i piedi sono un po’ più facili da analizzare perché quasi nessuno è consapevole di come li muove. Sono movimenti istintivi e dunque più sinceri, un affascinante canale di comunicazione non verbale“.
Per arrivare a queste conclusioni, il professore britannico ha studiato la letteratura scientifica esistente sull’argomento in numerosi paesi e ha compiuto altre ricerche, commissionate da un’azienda di calzature britannica. “Se per esempio si incontra qualcuno per la prima volta e questa persona scoppia a ridere, non è necessariamente una reazione positiva. La gente può ridere di chi le sta davanti per mascherare nervosismo o per nascondere contrarietà. Ma i dati che ho riscontrato dimostrano che, se una donna muove i piedi mentre ride, è uno dei segnali più chiari e potenti che il suo interlocutore le piace. Al contrario, se incrocia i piedi o accavalla le gambe, non è un buon sintomo“.
Insomma, care amiche, da oggi in poi non dovremmo solo occuparci delle pedicure e delle scarpe, ma anche dei reconditi messaggi che i nostri piedi mandano a nostra insaputa.
Manuela Marino