L’immaginario della dissolutezza moderna si compone di sesso e soldi e al contrario di quanto abbiamo sempre creduto i “padroni assoluti” del regno del piacere non sono affatto correlati.
Lo dimostra scientificamente una ricerca francese che ha verificato quello che da qualche tempo è solo teoria: nell’intelletto umano, sesso e soldi non hanno niente in comune…
I ricercatori dell’Istituto di Scienze Cognitive di Lione hanno rilevato che il denaro e gli stimoli sessuali attivano dei recettori che si trovano in aree del cervello diametralmente opposte.
Lo studio, pubblicato sulla rivista americana The Journal of Neuroscience, dimostra che la zona del sesso è situata nella parte posteriore della corteccia cerebrale, una parte antica nella storia dell’evoluzione, che gli uomini hanno in comune con la maggior parte dei mammiferi. Mentre la “zona soldi” è situata nella parte anteriore della corteccia, una zona più recente del cervello umano.
Secondo i ricercatori il recettore del piacere sessuale è più potente ed efficace di quello che deriva dai soldi perché, trattandosi di bisogno primario, da esso scaturisce un piacere primario. Il piacere che deriva dai soldi è considerato, invece, “secondario”, poiché non indispensabile alla sopravvivenza della specie.
La scoperta potrebbe essere molto utile nella cura di alcune patologie compulsive, legate al sesso o ai soldi, come ad esempio la dipendenza dal gioco d’azzardo. “Certe persone hanno problemi di dipendenza al cibo, altre, al sesso, o ancora al gioco o al denaro – ha detto al quotidiano Liberation uno degli autori dello studio, Guillaume Sescousse – nel momento in cui a certe sollecitazioni corrispondono zone specifiche del cervello, possiamo cercare per questo tipo di patologie altre spiegazioni“. E quindi le possibili cure.
La ricerca scientifica è riuscita a scandagliare l’origine del vizio ma la conoscenza umana è ancora lontana dalla comprensione dei suoi meccanismi.
Manuela Marino