C’è ancora chi spende soldi e tempo per studiare questo genere di fenomeni.
Stiamo parlando in particolare di uno studio condotto dall’Università di Aberdeen, in Scozia, secondo cui le donne preferiscono gli uomini dall’aspetto particolarmente virile solo se l’aspettativa di vita e lo stato generale di salute nel loro paese non le soddisfano. Nei paesi in cui le cose vanno bene, le donne preferirebbero invece uomini dai tratti più dolci e femminili. Lo studio, pubblicato sulle rivista scientifica Proceedings of the Society, è stato fatto partendo da una classifica sulla salute dei cittadini in 30 Paesi creata tenendo conto dell’aspettativa di vita, del tasso di incidenza di malattie infettive e della mortalità infantile.
“Cavie” dell’esperimento 5.000 donne abbastanza sincere e con tanto tempo libero, alle quali sono state mostrate delle foto di volti maschili modificati graficamente per esaltare, in alcuni, i tratti più virili e mascolini (come una mascella importante), e in altri i tratti più dolci e femminei (come la fronte ampia o il nasino alla francese).
Risultato? Semplice. Le donne che vivevano in Paesi dall’aspettativa di vita ridotta tendevano a scegliere come uomo ideale il macho, che nell’immaginario comune infonde sicurezza e promette alla donna una prole più forte e sana. Le donne più fortunate, che vivevano in Paesi industrializzati e che davano per scontati pace, salute e lunga vita, preferivano invece la bellezza dell’uomo che fa la pubblicità ai boxer di Dolce&Gabbana: dolce, efebico, delicato e aggraziato (e probabilmente poco interessato al genere femminile, ma questa è un’altra storia).
Per arrivare ad una simile conclusione bastava comunque guardare ai divi del cinema più in voga in diversi periodi storici. Se in tempi difficili un vero divo aveva il volto di Sean Connery o Clark Gable, in tempi più recenti si è passati a faccini più dolci e puliti, come quelli di Leonardo di Caprio o Brad Pitt, per finire con i nuovi miti che spopolano fra le ragazzine in questo periodo: l’efebico Robert Pattison (quello della saga di Twilight), o i giovanissimi interpreti di High School Musical, O.C., Smallville o Gossip Girl, che di macho hanno ben poco.
Insomma, le adolescenti di oggi non temono certo tempi di magra o guerre improvvise. Anche perché, in caso di guerra, carestia o attacco alieno, i profondi occhi azzurri (sormontati da sopracciglia che hanno conosciuto la pinzetta) di Zac Efron, o le piroette aggraziate di Stefano di Martino (quel ballerino di Amici 9 che balla sempre in mutande, per intenderci), non servirebbero ad un beato… niente.
Ma ecco che un piccolo dubbio sorge spontaneo: ma se le donne in difficoltà preferiscono avere accanto a sè un uomo rude, aitante e “maschio”, perché in tutte le epoche i supereroi si sono sempre presentati in tutina aderente o calzamaglia, con tanto di capelli perfettamente in piega, lacca a litri, ed accessori in tinta?
Simona Redana