La felicità porta con sé anche qualche controindicazione.
Vi avevamo già parlato, infatti, di come le persone felici fossero – secondo uno studio dell’University of New South Wales di Sydney – in larga misura anche più egoiste e facilmente influenzabili dagli stereotipi.
Oggi scopriamo anche che il buonumore non aiuta la memoria ma, anzi, rende più difficile fissare i ricordi: uno studio dell’Università del Missouri, pubblicato sulla rivista Cognition and Emotion, ha infatti dimostrato l’impatto negativo che un umore positivo può avere sulla capacità di immagazzinare le informazioni.
Il test si è svolto su alcuni volontari a cui è stato fatto vedere o un video di una commedia o un filmato in cui si spiegava come montare una finestra. Al termine della visione, che aveva influenzato in maniera più positiva chi era stato sottoposto alla commedia, è stato chiesto ai membri dei due gruppi di ricordare una serie di numeri ascoltati al telefono, con il risultato che la memoria migliore è stata dimostrata da coloro che avevano visto il filmato “meno allegro”.
“Questo dimostra – ha affermato Elizabeth Martin, uno degli autori della ricerca – che anche se i sistemi deputati alla memoria nel cervello sono connessi è possibile influenzarli singolarmente“.
Insomma, felici sì, ma non troppo, altrimenti potremmo non ricordare più il perché lo siamo!
Eleonora Cresci