L’ossitocina è un ormone capace di migliorare l’umore, le relazioni sociali e il livello di empatia tra gli individui. L’aveste mai detto?
Le donne la conoscono bene, specialmente quelle che hanno figli: viene somministrata per aiutare le contrazioni di parto nella fase espulsiva, quella nella quale il pupo viene al mondo. Molte ringraziano quest’ormone che concede di partorire più in fretta e avere contrazioni più “efficaci”. Ma in poche sanno che oggi l’ossitocina ha conquistato anche altri campi, come quello della psichiatria e del comportamento sociale.
Non a caso l’ossitocina è stata denominata la molecola dei legami sociali perché capace di modificare il senso empatico degli individui. Una sua carenza, invece, può denotare depressione e ipotono generale. Questo è quanto rende noto una ricerca inglese pubblicata sulla rivista Stress.
L’ossitocina è prodotta dall’ipotalamo e si distribuisce in tutto il corpo grazie ai suoi 9 amminoacidi, grazie al sangue e alla vie nervose. La paura, la fiducia in se stessi e negli altri, la capacità di stringere nuovi legami dipenderebbero anche dalla buona quantità di ossitocina nell’organismo. Infatti, la ricerca ha “misurato” le quantità di ossitocina nelle persona con buona rete sociale e la quantità di quest’ormone era più che sufficiente.
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Oggi l’ossitocina viene anche assunta come farmaco in caso di depressioni medio-severe. I suoi effetti benefici a breve termine sono la riduzione della pressione arteriosa, la minor voglia di assumere sale e l’abbassamento del tono simpatico-adrenergico che sarebbe responsabile dello stress e del senso di oppressione. Tuttavia, si tratta di un farmaco che può avere anche effetti collaterali: la terapia a base di ossitocina, infatti, deve essere seguita sotto stretta sorveglianza medica.