Ebbene, tutto dipenderebbe dall’attenzione e dal cervello.
Uno studio americano di 3 università, Boston, Harvard e California pubblicato su Science, ha infatti scoperto che spettegolare fa bene alla nostra macchina pensante.
Leggere una rivista di scandali o fare gossip in aperitivo ci serve come una sorta di scudo: ci fa individuare aree pericolose e quindi, socialmente parlando, è vantaggioso!
Per arrivare a questi risultati l’equipe si è avvalsa di un test denominato rivalità bioculare – immagini diverse mostrate contemporaneamente per vedere quale rimane più impressa nella memoria: i volontari hanno allora visto con un occhio volti di individui considerati negativi dall’opinione pubblica e con l’altro volti neutri o positivi.
Un secondo step prevedeva la possibilità di scelta da parte dei soggetti; posti infatti davanti a uno sterescopio potevano decidere su quale immagine focalizzare la loro attenzione: piatti prelibati, oggetti banali come una casa e volti ancora di individui”cattivi”.
Sia nel primo test che nel secondo sono stati i volti associati a sentimenti negativi ad aver la meglio: si ricordano di più e attirano di più.
Il fatto che ci si ricordi maggiormente dei “cattivi” e che l’attenzione verso le persone colpite dalle malelingue aumenti a livello inconscio vuol dire che il nostro cervello lavora di più quando si sparla di qualcuno che effettivamente ha dato modo di far parlare male di sé – altro discorso meriterebbe chi viene gossippato ingiustamente: in ogni caso i volti usati nei test erano molto simili esteticamente, sia dalla parte buona che da quella cattiva, ma il gossip è riuscito comunque ad alterare in qualche modo la percezione, rendendoli ai nostri occhi meno affidabili appunto, ma più affascinanti.
Quindi il pettegolezzo non è poi così esecrabile! Già si sapeva che ha una sua funzione sociale, dal momento che garantirebbe un certo ordine: non è vero che serve solo a minare la reputazione, perché dall’altro lato della medaglia, serve a liberare chi lo fa dalla responsabilità del dare un giudizio personale. Inoltre la reputazione è ciò che a volte ci rende capaci di prendere decisioni importanti a livello lavorativo ed economico.
Ora però non solo valore sociale ma anche personale: il gossip ci serve per metterci in allerta di fronte alla possibilità di un’ipotetica minaccia per la nostra stabilità.
Rimane allora sempre vero che i cattivi alla fine vincono sui buoni e che i belli e tenebrosi pur essendo dei poco di buono attirano di più: ma se il cervello viene attirato per essere capace di riconoscere il pericolo, è davvero allora opportuno tenercene molto alla larga!
Valentina Nizardo