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Uomo profumato? Le donne diventano competitive

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Avete appena mandato uno sguardo d’odio a quell’oca della vostra collega, che sta flirtando impunemente con l’uomo che piace a voi?

Non è colpa vostra, non è perché siate maligne e invidiose della quinta abbondante che l’oca sfodera con disinvoltura. È che l’uomo in questione, l’oggetto della contesa, sta emanando un odore che vi spinge a competere con le altre.

L’ormone si chiama androstadienone ed è una sostanza secreta dal corpo maschile che rende gli uomini attraenti e spinge le donne ad entrare in gara, tra di loro, per aggiudicarsi un possibile partner.

Non è effettivamente quella che si chiama una sorpresa sensazionale. Che le femmine, davanti ad un bell’uomo, gareggiassero fra di loro, a suon di colpi più o meno bassi, è notizia datata all’età della pietra, quando la prima cavernicola ha tirato la prima clavata sulla testa di una rivale. La scoperta scientifica, fatta da un’equipe italiana guidata dal prof. Umberto Castiello, dell’Università di Padova e pubblicata sul Public Library of Sciences, afferma però che l’odore maschile influenzi le donne non solo durante il periodo fertile, ma anche durante gli altri giorni del mese. Quindi, se esposte al profumo di maschio, siamo costantemente in guerra con le altre.

La ricerca è stata condotta su un gruppo di 100 donne a cui veniva richiesto di indicare la gradevolezza dei volti che venivano loro mostrati. Analizzando i movimenti oculari, si è visto che le donne guardano con maggior attenzione i volti femminili. Li fissano per più tempo. Sorpresi dalla risposta, i ricercatori hanno voluto testare il gradimento dei volti mostrati. Le intervistate hanno risposto indicando i volti femminili più attraenti. Ma quando le stesse intervistate sono state esposte all’ormone maschile, la risposta è cambiata. Hanno cominciato a trovare poco attraenti le altre femmine. In pratica, hanno messo in scena l’antico adagio, tipicamente femminile, “cos’ha lei più di me?“.

Da lì, le conclusioni sul processo di denigrazione nei confronti delle altre concorrenti. Quando una donna si trova in età fertile oppure quando è esposta all’androstadienone, qualcosa si attiva dentro di lei: il lato iena ridens prende il sopravvento e la signora in questione comincia a pensare e dire le peggiori cose sulle sue rivali.

Il fatto è, non ce ne vogliano gli autori della scoperta, che trovare un uomo decente, oggi, è un’impresa davvero difficile. Quando pensiamo di averlo trovato, come possiamo essere sportive e restare impassibili, mentre un’altra ce lo porta via? Tocca lottare, a colpi di basse insinuazioni sulla possibile rivale. Non è mica colpa nostra. E l’androstadione…

Fiammetta Scharf

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