Nell’epoca degli incontri e delle relazioni online, un’iniziativa che fa discutere.
Si moltiplicano, in questi anni, i siti che promettono di far conoscere l’anima gemella a coloro che decidono di iscriversi: luoghi virtuali, rifugi ed ultimo approdo dei cuori solitari, di chi cerca l’incontro che possa cambiare la vita, o semplicemente nuove amicizie, nuove conoscenze. In rete, si sa, è più facile: siamo tutti più sciolti, meno imbarazzati, è possibile darsi una nuova identità, ma anche svelare se stessi con minore paura, a cuor leggero, perché non è mai possibile capire la reazione dell’ “altro”, dell’interlocutore invisibile.
Se invece si chiedesse alle anime solitarie in cerca di compagnia di uscire allo scoperto, quale sarebbe la reazione? Attenzione! Non stiamo parlando della frequentazione dei vari locali che propongono speed date: si tratta comunque di posti nei quali tutti hanno più o meno la stessa finalità, quella di incontrare “un/a tipo/a” che si possa per lo meno definire interessante.
La proposta è un’altra e lancia sicuramente una bella sfida ai più timidi. Immaginate di salire su un autobus dove alcuni sedili, colorati in rosso e chiamati “sedie dell’amore“, siano lì, pronti ad accogliere i passeggeri desiderosi di far conoscenza. Sedersi lì equivale a dichiarare a tutti “Sì, voglio conoscere qualcuno/a” Un eccesso di fantasia? No, è la realtà! Almeno in Danimarca, dove l’iniziativa dei “Kaerlighedssaede” – le “sedie dell’amore”, appunto – è stata lanciata da una compagnia di trasporti, la Arriva. “Un esperimento di durata limitata che sta avendo esiti positivi – precisa il portavoce della compagnia, Martin Wex, il quale sottolinea compiaciuto che – gli autisti raccontano di ragazze che salgono sugli autobus e sorridenti vano ad occupare i sedili rossi“.
Un gioco, un divertimento, una possibilità di incontro, ma anche un aiuto per l’ambiente. Sì, perché la volontà di mettere alla prova il proprio coraggio ed occupare i famosi sedili, o la curiosità di lanciare un’occhiata a “quei due che da quando si sono seduti vicini non hanno mai smesso di parlare” potrebbero essere un incentivo a “lasciare la macchina a casa ed utilizzare i mezzi pubblici, anche per trovare la felicità“. Questo l’auspicio di Martin Wex.
Se siete in cerca di nuove conoscenze, in attesa di vedere girare per le nostre città gli autobus dell’amore, non restate comunque chiusi in casa: uscite all’aperto, perché una parola, un sorriso reali, aprono molte più porte di tante virtuali descrizioni di voi stessi.
Francesca Di Giorgio