Le scoperte scientifiche sul funzionamento del nostro cervello non smettono di stupirci. Basti pensare che l’organo che governa il nostro corpo viene da noi sfruttato soltanto in minima parte. Pare infatti che gran parte delle sue numerose funzioni siano a noi sconosciute.
Dopo aver constatato che la mappa del gusto nasce proprio nel cervello, i ricercatori si sono ora dedicati ad esplorare il rapporto tra esso ed altri due dei nostri 5 sensi: la vista e il tatto.
Se provate ad immaginare una fredda lastra di metallo, non vi sembra quasi di avvertire la stessa sensazione che provereste toccandola? E se provate a visualizzare un caldo gomitolo di lana, cosa succede nel vostro cervello?
Un gruppo di studiosi della University of Southern California è artefice di una nuova ricerca sulla correlazione tra le sensazioni visive e quelle tattili, il cui resoconto è stato pubblicato dalla rivista specializzata “Cerebral Cortex”. I ricercatori hanno potuto stabilire che, quando noi osserviamo un oggetto a noi noto, il cervello è in grado di ricordare e rielaborare la risposta che ad esso farebbe corrispondere se lo toccassimo.
Per poter verificare che ciò avvenisse, gli scienziati si sono serviti di strumenti molto diversi, ma utilissimi al caso: la risonanza magnetica ed i video-clip. Ai soggetti sottoposti allo studio sono stati mostrati dei filmati con le immagini di mani nell’atto di toccare oggetti differenti. A seguito della visione di ogni video, al centro del quale vi era un oggetto dalle caratteristiche diversi, le aree del cervello corrispondenti al tatto si attivavano come se gli esaminati avessero realmente toccato l’oggetto che avevano però soltanto osservato.
Si tratta di un’importantissima conferma sulla capacità di interazione tra vista e tatto, sulla loro sinergia e sul ruolo che il cervello gioca inell’azione dei nostri sensi, a riprova che nel nostro organismo ogni processo è strettamente collegato a tutto gli altri in un accordo perfetto.
Marta Albè