Come distinguere il vero appagamento da una recita amatoriale. Sì, sì. Oh sì. Ammetterlo è davvero difficile. Improbabile scoprirlo e impossibile confessarlo.
Ma i sondaggi e gli studi di settore sono categorici e non lasciano dubbi. Una percentuale di donne che varia dal 50 al 70 % dichiara di aver finto, almeno una volta nella vita, di provare piacere. I dati si riferiscono a ricerche effettuate in Gran Bretagna, dove, si pensa, il sangue è raffreddato dal clima austero, l’allegria poco diffusa e i costumi più morigerati. Ma la curiosità ha spinto ricercatori nostrani a comparare i dati inglesi con quelli raccolti nella caliente Italia.
Il numero è sconcertante. Inutile fischiettare e far finta che la cosa non ci riguardi.
I casi sono due. O le donne fingono a letto o fingono durante i sondaggi. Comunque, sempre di finzione si tratta. Le cose peggiorano se si osservano le cifre con più attenzione. Un anno fa, il 30% delle intervistate diceva di fingere quasi sempre. Quasi sempre vuol dire la maggior parte delle volte. Una donna su tre, quindi, a letto fa i conti della spesa e ripassa gli argomenti per la riunione del giorno dopo, mentre il suo corpo, abbandonato fra le braccia di un ingenuo uomo, sussulta di gemiti e sospiretti vari.
Non contenti di questo impietoso risultato i ricercatori hanno fatto un altro tentativo. Le cifre ottenute dalle stesse domande, riproposte adesso, hanno sconvolto anche gli intervistatori. La percentuale è infatti salita al 48%. In pratica, se siete a letto con una donna, avete una probabilità su due che, sotto al mugolio di rito, si celi la prova per il saggio di teatro.
Perché le donne, solitamente portate alla verità, mentono su un argomento così delicato? La prima, tremenda risposta è data dalla poca stima dell’acume maschile. Vessate per millenni e ancor oggi poco rispettate, le donne ritengono che l’uomo non sia in grado di distinguere un mugolio di piacere da un esercizio di riscaldamento della voce. Specie quando c’è di mezzo l’eccitazione. Quindi, si può benissimo sfoggiare il repertorio di vocalizzi erotici appreso al corso di sessualità consapevole mentre si risolve, mentalmente, il problema di come incastrare le cena con i suoceri e l’aperitivo con le colleghe.
Si finge anche, dicono le esperte, per compiacere il proprio uomo, per farlo sentire più virile e per mettere fine all’atto sessuale. Dopo aver visto la donna godere, l’uomo si avvia alla conclusione della sua maratona e si prepara, soddisfatto, a vivere il suo orgasmo. Il piacere di lei appaga ed eccita il desiderio di lui che, orgoglioso e infoiato, si concede l’abbandono.
Tutte queste motivazioni, però, si basano su un’unica realtà: durante il sesso la donna si annoia. Non si è mai visto che una qualsiasi femmina, impegnata a vedere il film di Bridget Jones e conquistata dalla trama, cambi canale nel momento clou. Se lo fa, è perché non le interessa e non le procura nessun piacere. La necessità di mimare un appagamento che non si prova è dovuta all’annosa questione dell’insicurezza femminile. Donne meravigliose, tri-laureate, di successo, madri, con responsabilità importanti, riescono a sentirsi costantemente in difetto. Se non godo, è un problema mio è il mantra di tante. Magari dicono tutt’altro. Magari fingono (ancora!) di dare la colpa all’uomo, specie se non è il compagno fisso. Ma sotto sotto, nella loro animuccia, covano il pensiero che, in realtà, il problema sia loro.
L’eccitazione femminile dipende molto dal cervello. Se riuscite a vincere i segnali d’allerta e ad aggirare il sistema difensivo, allora potete sperare in un tentativo di abbandono (nel senso del rilassamento, non di una dipartita improvvisa). Dovete coinvolgerla nella situazione, creare atmosfera, condurla per mano, e con mano, nel regno della sessualità. Altrimenti non stupitevi se durante l’amplesso vi chiama Johnny. Non è distratta, non si è dimenticata il vostro nome. Il corpo è lì con voi, sì. Ma la sua mente è su una nave dei carabi, a veleggiare nel piacere insieme a Johnny Depp.
Come difendersi dalla menzogna? Come riconoscere un piacere D.O.C, Di Orgasmo Comprovato, sincero e genuino come il pollo ruspante? Se vi siete imbattuti in un’attrice provetta, potete tentare di osservarla bene e cercare di capire se vi stia offrendo lo spettacolo del suo piacere o quello della sua abilità. Nel momento dell’orgasmo femminile, alcune parti del corpo della donna si modificano.
Indice
Il sorriso, prima di tutto
Se l’orgasmo è reale, la faccia soddisfatta della fanciulla dovrebbe essere eloquente. Senza ricorrere al dott. Lightman, protagonista della serie Lie to me, dovreste essere capaci di capire se la bocca della vostra donna vi sta inviando rilassati segnali di benessere o se quei denti serrati sono stretti per evitare di mordervi senza pietà.
Gli occhi
Come effetto dell’ondata di piacere, le pupille della donna si dilatano. Forse, però, non è il caso di armarsi di torcia portatile da estrarre subito dopo il momento clou. Si rischia di incorrere nell’effetto interrogatorio, quello stato emotivo che si prova quando si è sottoposti a pressanti domande, con un fascio di luce puntato negli occhi. Magari alle patite del mistero può sembrare un gioco interessante.
Senza scendere in particolari da autopsia, guardate l’espressione complessiva degli occhi. Occhi brillanti, luminosi, sorridenti significano sensazioni reali e appaganti. La lacrimuccia nell’angolo dell’occhio che scende verso il basso, invece, non è di commozione per la vostra bravura. Anche se la voce vi sta dicendo altro.
Le labbra cambiano colore
Sia quelle della bocca che quelle inferiori (nel senso di posizionate più in basso). La maggior parte delle donne, però, ricorre al trucco, per colorare un po’ la bocca e renderla più sensuale. Quindi, o vi munite di batuffolo di cotone imbevuto di struccante waterproof e subito dopo il momento topico la arpionate e le struccate le labbra fino a poter rimirare il colore naturale o prendete la torcia di cui sopra e ispezionate la vostra compagna nelle parti intime. In entrambi i casi, vi consigliamo di inventare delle buone scuse per la vostra azione.
La pelle diventa madida di sudore
Sempre che la vostra donna abbia una normale traspirazione e non faccia parte della moltitudine di quelle che hanno freddo anche ad agosto. Ci vuole un po’ di scaltrezza. Se fuori ci sono 40 gradi e lei, più che soddisfatta, vi pare tramortita, forse il responsabile è il caldo eccessivo. Così come dovete pensarci bene, prima di accusarla davanti ad una pelle asciutta, in una baita gelida in pieno inverno. Le donne non seguono le normali leggi della natura. Specie per quel che riguarda caldo/freddo.
Il battito cardiaco aumenta notevolmente
Questo è forse il segnale più comodo. Assicuratevi solo di alcune cose.
Se le avete imposto una maratona di cambi di posizione e l’ultima è stata quella con lei attaccata al lampadario che si dondola con foga, forse il suo cuore batte veloce per la fatica, più che per l’entusiasmo. Se i capillari del suo viso sono rubizzi ed ha il fiatone come dopo undici piani di scale, magari è il caso di calmarvi un attimo. Abbandono e fatica raramente vanno a braccetto. Se vi ha appena chiamato col nome del suo collega di scrivania, forse non sta esplodendo di piacere ma di paura. Che, nonostante voi siate distratti, abbiate intuito una sua leggera passione per qualcun altro.
Su qualunque segnale vogliate basarvi, cercate sempre di ricordare che una donna che ha appena avuto un orgasmo meraviglioso difficilmente sarà scontrosa, depressa e pronta a ricordarvi quanto siete pesanti, privi di iniziativa e di memoria, visto che vi siete dimenticati del vostro anniversario. La migliore prova del piacere femminile è quell’improvviso attimo di silenzio, la momentanea assenza di critiche e quel senso di tolleranza per cui sì, i piatti sono da lavare, ma ci penseremo domani.
Fiammetta Scharf