Lui guarda lei da lontano. È bellissimo, sicuro, con uno sguardo deciso. Lei lo guarda, sorride, abbassa gli occhi e poi li rialza, arrossendo lievemente. Lo sguardo di lui è provocante, sensuale e la fa emozionare.
Lui distoglie lo sguardo, poi lo riporta a lei, la osserva tutta, la squadra, valuta ogni parte del suo corpo. Lei comincia a sentire un gran caldo, arrossisce. Lo trova meraviglioso…
Lui si avvicina casualmente, fa in modo di trovarsi accanto a lei. Lei pensa che lui stia cercando un modo per parlarle e per proporle un incontro ed è felice. Lui sembra così sicuro di sé, così deciso, che sicuramente le parlerà e le dirà cose intelligenti, seducendola con la sua brillante conversazione.
Lui è a un passo da lei. Ordina da bere, quasi la sfiora con il corpo. Lei continua a ballare sul posto, si muove con delicata sensualità, attirandolo nella sua rete.
L’attrazione è palpabile.
A questo punto tanti approcci si fermano. Ed in molti casi è una fortuna, perché quando l’uomo trova il coraggio di parlare, comincia a dire frasi che si avviluppano in una spirale incerta, con sempre minore senso logico. Nel tentativo di apparire spiritoso, il maschio in fase di conquista commette una serie di fesserie, luoghi comuni, parole dette a voce eccessivamente alta, battute scontate e dichiarazioni decisamente fuori luogo. La femmina lo guarda con un misto di compassione e imbarazzo, tace e poi si allontana, cercando di evitare che l’esperienza si ripeta.
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Perché l’uomo, messo di fianco ad una donna che gli piace, diventa imbranato? Perché tutte le sue capacità cognitive, magari normalmente notevoli ed eccelse, vengono azzerate fino a fare di lui, a prescindere dall’aspetto, un goffo sacco di patate?
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Perché gli uomini sono imbranati?
Lo spiega una ricerca effettuata dall’Università di Radboud, in Olanda, appena pubblicato su Archives of Sexual Behaviour, nel quale gli studiosi sono riusciti a dimostrare che la semplice prospettiva di un incontro con una donna interessante rende i neuroni maschili molto più simili a particelle impazzite e fuori controllo che a rigorosi frammenti di collegamenti sinaptici.
Gli intervistati hanno dovuto affrontare il test di Stroop, inventato apposta per valutare l’attenzione e la concentrazione dei partecipanti, con la consapevolezza di essere osservati, in alcuni casi, da donne, via webcam. Quando l’uomo pensava di essere valutato da una donna interessante, la sua attenzione, invariabilmente, decresceva, facendo ottenere all’intervistato una prestazione molto modesta. Mentre per le donne, in uguale situazione, la concentrazione rimaneva invariata.
La spiegazione psicologica della strana diversità?
Le donne, messe di fronte a una possibile conquista, aumentano la loro capacità di concentrazione per capire se l’uomo è un partner affidabile e la cui conoscenza val la pena di essere approfondita. Quindi, a sentire le ricerche, l’uomo si lancia in improbabili conversazioni, mentre la donna si zittisce e studia la preda.
Che le cose non vadano sempre così è provato da tutta una letteratura femminile che riporta ampi esempi di imbranataggine femminile, dovuta a sovraccarico ormonale e a coinvolgimento emotivo intenso. Da Bridget Jones in poi, le donne che non appartengono alla categoria “gatte morte sicure di sé”, hanno sperimentato molteplici momenti di silenzio imbarazzato e pesante, spiegabile solo da un eccesso di attrazione.
Quindi, alla fine, è l’attrazione intensa ciò che compromette gli scambi sociali.
Vi piace un uomo?
Cercate di comunicare con lui attraverso un altro mezzo, la scrittura, la danza del ventre, i messaggi subliminali, i massaggi alla schiena o anche la poesia, perché parlandogli rivelereste aspetti improponibili – e falsi – di voi.
Vi piace una donna?
Agite. Le donne lo adorano. Basta che lo facciate con classe e charme. Una battutina, due sorrisi, un approccio fisico.
Non c’è bisogno di una grande conversazione, con citazioni colte, racconti soppesati e battute spiritose. Se la donna vi piace, il modo di togliervi dall’imbarazzo c’è. Prendetele la testa fra le mani, avvicinatevi lentissimamente, osservando la sua reazione. E se, come è probabile, vi guarda con lo sguardo liquido, baciatela con passione.
Alla faccia delle ricerche, degli imbarazzi e dei neuroni timidi.