Il desiderio non viaggia ad alta velocità: lo affermano gli esperti che accusano la tecnologia di minare la sessualità. Quindi, se anche voi avete permesso a PC, smartphone, televisori e quant’altro di invadere la vostra camera da letto sbrigatevi a staccare la spina. Essere sempre connessi porta 2 americani su 3 a fare meno l’amore.
E per quelli che pensano di consolarsi con una buona dormita ristoratrice brutte notizie: troppa tecnologia in camera da letto fa male anche al sonno. Se vi eravate fatti convincere in nome di un presunto relax a installare più congegni elettronici di quelli di uno shuttle, avete commesso un grosso errore. L’high-tech non solo uccide l’eros ma moltiplica anche ansia e nevrosi.
Gli esperti concordano: chiudete fuori dalla vostra camera da letto gli oggetti di alta tecnologia di cui vi siete circondati! Ci guadagneranno il sonno e la vita di coppia. Vi accorgerete che accanto a voi c’è un uomo nudo o che lei ha indossato la lingerie che vi piace tanto.
Sulla rivista “Fertility and Sterility” è stata pubblicata una ricerca della Cleveland Clinic che ha dimostrato che l’uso massiccio del telefonino mina la qualità dello sperma: in pratica gli spermatozoi risultano meno numerosi, meno potenti, meno veloci. Preoccupante, soprattutto perché il 67% degli statunitensi di sesso maschile si porta a letto il proprio cellulare e il 64% delle donne fa altrettanto.
Inoltre, secondo un’indagine commissionata dalla Bayer e pubblicata sul Daily Telegraph, 28 donne britanniche su cento accusano Internet di avere distrutto la loro vita sessuale (maledetta tecnologia!).
Ma a casa nostra non va meglio. Secondo un recente sondaggio guardare la televisione a letto (abitudine consolidata per ben sei milioni di coppie italiane) dimezza la frequenza dei rapporti sessuali. Chi non ha, o non guarda, la TV in camera fa l’amore con il proprio partner in media due volte a settimana, gli altri al massimo una.
Serenella Salomoni, sessuologa presidente dell’associazione “Donne e qualità della vita” che ha condotto questo sondaggio su un campione di 523 coppie, afferma:
“La situazione è drasticamente peggiorata. Se la tv in camera da letto è nemica dell’eros, le nuove tecnologie fanno danni ancora peggiori. Con il pc e lo smartphone accesi ad oltranza, la frequenza dei rapporti sessuali è in picchiata, direi è del 70 per cento in meno. È come se il talamo si affollasse di intrusi, di terzi incomodi, e non fossimo più abituati a stare a tu per tu nella coppia, ad avere un rapporto diretto, senza intromissioni estranee. Tutto questo fa aumentare nell’altro – nel partner che si sente trascurato e anche invaso – rancore e aggressività, creando un malessere che alla lunga compromette il rapporto”.
La dottoressa suggerisce anche il modo per porre rimedio
“Senza mezze misure. Da psicoterapeuta e da esperta di terapia della coppia ai miei pazienti do un ordine drastico: staccate tutte le spine, date un taglio netto e vediamo cosa succede. Quando chiudiamo la porta della camera da letto tutto il resto del mondo deve restare fuori”.
Sante parole… ma a quanto pare non è poi così facile. Soprattutto se si pensa che un numero sempre crescente di persone ha sviluppato una dipendenza nei confronti di PC e smartphone.
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Per combattere questa sindrome, chiamata negli USA Internet Addiction Disorder, al Policlinico Gemelli di Roma è stato istituito il primo ambulatorio psichiatrico che cura questa patologia.
Ma la tecnologia, oltre ad essere nemica del sesso, lo è anche del sonno. Da uno studio condotto da ricercatori di neuroscienze dell’università di Edimburgo risulta che controllare le e-mail prima di andare a dormire equivale a bersi un caffè doppio. Lo conferma la neurofisiopatologa Maria Grazia Marciani, che dirige il Centro del sonno dell’Università di Tor Vergata, a Roma:
“Se il riposo notturno è insufficiente o qualitativamente scarso, insorgono disturbi della concentrazione, della memoria, del rendimento, delle performance nella vita professionale e sociale. Vanno evitate durante la serata tutte le attività troppo impegnative intellettualmente. Il problema riguarda soprattutto gli adolescenti. Da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica “Sleep Medicine 2010″ risulta che, secondo un dato della National Sleep Foudation americana, il 97 per cento dei ragazzi negli Usa ha in camera da letto l’accesso a Internet. In Italia ci stiamo adeguando. L’unica soluzione è bonificare la camera da letto da ogni electronic device”.
Insomma, la tecnologia fra le lenzuola ha decisamente troppe controindicazioni, si consiglia una diversa posologia…