vademecum infedelta

Vademecum dell’infedeltà

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L’infedeltà mina uno dei capisaldi dell’Italia: il matrimonio. Secondo le statistiche dell’associazione matrimonialisti italiani, è infedele un matrimonio su due.

Inoltre, il numero di donne sposate che tradiscono ha quasi raggiunto quello degli uomini, con una percentuale del 45% contro il 55%. E non solo. Nel 7% dei casi chi tradisce, uomo o donna che sia, lo fa con una persona del suo stesso sesso.

Cade così il mito del maschio italico, malandrino e infedele per vocazione. La donna, da oggetto del desiderio, passa a diventare cacciatrice. Molte le ragioni di questo fermento di relazioni extraconiugali, tra cui anche il contesto lavorativo e le attività sociali, sono favorite in particolar modo da internet, chat e social forum, ma anche dagli incontri casuali vecchio stile. Le percentuali parlano chiaro: nel 60% dei casi chi tradisce lo fa con un collega di lavoro, mentre per il restante 40% il fedifrago tradisce con una persona conosciuta online, o sempre più raramente offline.

Un quadro che numericamente non lascia molto spazio al romanticismo e ai sogni d’amore e certamente non lascia molto spazio alla fiducia. Certamente ci troviamo in piena crisi tradimento!

Ma non temete amiche ed amici, Wellme vi propone un pratico e divertente vademecum per scoprire i tradimenti del partner. Questi i segnali, utili per toglierci il prosciutto dagli occhi…

  • Diffidate delle eccessive attenzioni. Se la vostra dolce metà di solito non si accorge neanche di cosa indossate e improvvisamente nota anche il nuovo colore del rossetto, forse è il senso di colpa che lo spinge a tanta inusuale attenzione.
  • Attenzione agli “straordinari“. E sì, se Lui o Lei rimangono a lavoro fino a tardi (spesso accampando scuse banali), forse “gli straordinari sono con l’amante”…
  • Eccessiva e improvvisa cura per l’automobile? Beh! Forse è solo perché è diventata un’alcova d’amore (ci avevate pensato?)
  • Non voglio neanche farvi accenno alla classica e banale prova del cappello o delle tracce di rossetto o mascara (chiaramente solo se evidentemente non sono i nostri!)
  • Riluttanza a spogliarsi davanti a noi, forse questo improvviso pudore è il tentativo di nascondere succhiotti, graffi e morsi…
  • L’inappetenza davanti ai nostri manicaretti potrebbe nascondere invece cenette romantiche piuttosto che la presunta pizza e birra con gli amici.
  • Mentre l’eccessivo rispetto della propria privacy, può celare dei grossi segreti ma non preoccupativi non sarà una password ad allontanarvi dalla verità…
  • E ora veniamo alla resa dei conti anzi del conto… perché è proprio da lì che possiamo scoprire se ci sono nuove inspiegabili spese… come dei sospetti acquisti in gioielleria!

Se avete notato uno o tutti questi “sintomi” non temete, il tradimento perfetto non esiste e prima o poi anche il più complesso castello di bugie cadrà sotto il peso della verità… E poi anche se è vero che cambiano le regole del tradimento, restano invariate le modalità che portano a scoprire il “fattaccio“. Oltre ai nuovi metodi come sms ed email, esistono i soliti vecchi “metodi tradizionali” come pedinamenti, investigazioni private o confessioni.

Quindi amiche e amici affilate le armi e occhi aperti. “Se fidarsi è bene… …non fidarsi è meglio”.

Manuela Marino

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