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Secondo uno studio USA chi è felice muore prima di chi non lo è

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Il buonumore aiuta a vivere meglio e ridere fa bene… ma sarà vero?

Secondo una ricerca del dipartimento di psicologia della Yale University pubblicata sul Perspectives in Psychological Science, le persone che cercano la felicità finiscono per stare peggio e chi è troppo felice rischia di morire più giovane rispetto a chi affronta la vita “con il broncio”.

Avevamo già avuto dei dubbi sui reali effetti benefici della felicità e sappiamo che il buonumore è nemico di una buona memoria. I ricercatori adesso ci dicono anche che non tutti i tipi di felicità sono uguali e che il buonumore ha un temibile lato oscuro: la ricerca della felicità può peggiorare il nostro stato d’animo. E qualcosa di simile l’avevamo già studiato anche in termini di costi effettivi

Il tentativo di cercare di essere felici finirebbe spesso per lasciare le persone ancora più depresse di prima e lo sforzo per migliorare l’umore si tramuterebbe solo in un peggioramento dello stato d’animo. Ad esempio, si è dimostrato che le persone che hanno letto un articolo di giornale sulla felicità o visto un film ottimista si sentono peggio dopo averlo fatto, presumibilmente per la delusione che ne consegue. Quando le persone non diventano felici così come avevano previsto, la sensazione di fallimento può far sentire ancora peggio, hanno assicurato i ricercatori.

Gli studiosi, inoltre, hanno seguito un campione di bambini dal 1920 fino alla vecchiaia, dimostrando che le persone che sono state classificate come “molto allegre” dai loro insegnanti di scuola sono morte più giovani rispetto ai loro compagni di classe aggettivati come “riservati”. Questo perché le persone “allegre” avevano una maggiore probabilità di soffrire di disturbi mentali, come il bipolarismo, con una maggiore propensione a correre rischi.

Essere troppo allegro, soprattutto in momenti inopportuni, può anche suscitare rabbia e invidia da parte degli altri, aumentando il rischio di provare una sensazione di disagio.

Tuttavia, una buona notizia c’è: la chiave della felicità, secondo lo studio, consisterebbe nell’instaurazione di rapporti significativi con amici e familiari. Sbagliato, dunque, concentrarsi troppo sul migliorare il proprio stato d’animo. Il modo migliore per aumentare la vostra felicità è smettere di preoccuparsi di essere felici e deviare le proprie energie verso i rapporti sociali.

Ma se avete ancora delle perplessità e non riuscite proprio a rassegnarvi all’idea di non avere un bel sorriso sulle labbra, date un’occhiata alle azioni consigliate dall’associazione Action for Happiness per raggiungere la felicità.

Essere o non essere felici? A voi la scelta!

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.