la ricerca della felicità

Gli italiani sono alla ricerca della felicità

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L’essere umano cambia in continuazione i suoi progetti di vita ed in particolare, quando attraversa un difficile momento personale oppure una grande crisi dell’intera società.

E proprio per capire come stanno cambiando gli orientamenti degli italiani, è stata effettuata una ricerca a cura di Future Poll per American Express 2011. Questo studio ha preso il nome di “Potenzialisti”, coloro che hanno deciso di vivere con uno stile di vita appagante, olistico e “laterale”.

Per fare ciò sono stati analizzati 2.000 nostri connazionali ed è stato chiesto loro come vivono la loro vita.

I risultati hanno mostrato un’Italia diversa da quanto ci si sarebbe aspettati: in estrema sintesi si dà meno peso alla carriera (il 78% degli intervistati ha riconsiderato la centralità della carriera nella propria vita) e di più agli affetti e alla felicità, si stanno riscoprendo le bellezze dell’Italia occupandosi del bene comune e della propria città, con una modifica netta da una cultura dell’Io a quella del Noi. Questo cambiamento radicale è determinato dal contesto economico di crisi in cui stiamo vivendo e da una maggiore sensibilità etica e ambientale che, unita ad maggiore attività di condivisione con gli altri attraverso i social network, ha portato l’individuo a sentirsi parte della comunità.

Possiamo brevemente riportare i risultati più significativi della ricerca dicendo che per l’85% degli intervistati, la felicità è molto più importante del denaro e quest’ultimo perde importanza con l’aumentare dell’età del soggetto sotto analisi. Il tipo di lavoro che si fa non indica più lo status del soggetto, infatti solo per il 28% dei soggetti professione e status vanno a braccetto. Una grande ammirazione (77%) va a coloro che riescono a concretizzare le proprie ambizioni e i sogni personali e non si lasciano scoraggiare dalla negatività.

Quindi venendo meno l’importanza del lavoro, risale il peso della famiglia e infatti 7 italiani su 10 la mettono prima della vita professionale e il 33% degli intervistati vorrebbe trascorrere più tempo in casa con i familiari. Il 27% è alla ricerca di un migliore equilibrio, mentre il 58% ha affermato di aver riscoperto cose, persone e attività del passato che aveva dimenticato, in una logica anche di “revival regionale” e con una grande attenzione ai viaggi alla scoperta di posti nuovi.

I Potenzialisti danno anche molta importanza all’etica e infatti per il 29% degli intervistati, seguire dei sani principi e una condotta etica porta ad una maggiore qualità della vita.

In conclusione gli italiani sono molto diversi da come erano qualche anno fa: si sono allontanati da una visione materialistica della vita per seguire uno stile di vita in cui ci saranno tante esperienze utili ad arricchire la loro vita quotidiana, coscienti che il successo non è più legato al lavoro e ai soldi ma a vivere una vita appagante tutti i giorni nella nostra quotidianità. Ed è proprio questo quello verso cui dobbiamo tendere.

Lazzaro Langellotti

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