Dating e matches piuttosto che appuntamento e affinità. Secondo i dati riportati dal comparatore Siti Incontri il 79% degli iscritti non supera i 34 anni. La cosiddetta “Generazione Y”, infatti, ha messo ben in chiaro che i modi di vivere sono cambiati.
Sono cambiati anche e soprattutto grazie alla globalizzazione e all’estrema velocità che la tecnologia ci permette di sfruttare al massimo.
Queste app molto in voga in America, arrivano fino a noi attraversando l’oceano in breve tempo, e con pochi click, dato l’intuitivo utilizzo e la virale applicazione, è subito a disposizione del mondo intero.
Stare dietro ad uno schermo ci aiuta a percepire determinate meccaniche in maniera molto puerile, talvolta leggera e scherzosa, che non è sempre un male.
Questo prendersi meno sul serio, spesso, aiuta i giovani ad aprirsi e a restare in contatto con molti coetanei dai comuni interessi, provenienti da ceti sociali più disparati e dalle diversissime credenze religiose e culturali. Un sistema così potente in grado di snaturare i vecchi concetti e cambiare la concezione dei rapporti umani, amplificando al mille per cento la nostra percezione di chi ci circonda.
Può questo sistema annichilire tempo e spazio? Decisamente. Può cambiare anche la concezione dell’amore? Certo che sì.
Sempre più adolescenti, infatti, si affidano all’utilizzo di applicazioni e siti d’incontri, come ad esempio Tinder, Meetic o il più sdoganato Badoo. Non c’è da stupirsi che molti adolescenti preferiscano restare dietro ad uno schermo per approcciare, un appuntamento mette sempre molta ansia e soggezione, durante un “dating” ci si sente spesso esposti, quasi nudi.
C’è da stupirsi di quanto molti ragazzi siano timidi e insicuri, talvolta più delle ragazze che, invece, ostentano molto la loro vanità grazie ad applicazioni del genere che permettono finalmente alle signorine di piacersi.
Tutti sanno o possono facilmente immaginare che circa il 70% dei giovani italiani usa frequentemente o perlomeno ha usato, una volta o due, siti del genere.
C’è, tuttavia, qualcosa che davvero potrebbe stupire o perlomeno far riflettere: il Guinness per la più alta percentuale di iscritti appartiene alle donne, le quali si aggiudicano il primato a mani bassissime. D’altronde, c’è un motivo se tanti uomini corrono ad iscriversi ogni giorno in cerca del gentil sesso.
Ma cosa cercano gli adolescenti? Cosa si aspettano da strumenti del genere?
Molti ritengono che i siti d’incontri siano utilizzati per avventure occasionali o sfoghi sessuali. Queste diffidenti teorie vengono nella maggior parte dei casi portate avanti da persone di generazioni differenti, che guardano con sospetto a tali artifizi.
Addirittura si allude a perversioni, tradimenti ed euforie maniacali, inutile dire che queste dicerie sono presto confutate dalla statistica. Secondo le statistiche prese da Tinder, ad esempio, il 51% delle persone che instaura un rapporto si incontra poi nella vita reale, la maggior parte di loro non va oltre un paio di uscite, ma una discreta minoranza afferma addirittura di aver trovato l’amore e di essersi sposata. Questo perché il 63% afferma di cercare amicizie, pur lasciando aperte tutte le possibilità.
Apparire alla base di tutto
Un team di psicologi ha analizzato i profili di uomini e donne portando alla luce un problema quasi risaputo di entrambi i sessi. Quasi tutte le donne tendono magicamente a perdere qualche chilo durante il completamento delle informazioni di base.
Gli uomini, dal canto loro, aggiungono svariati centimetri alla loro altezza e spesso tendono ad invecchiare di uno o due anni, al contrario delle donne, che ringiovaniscono.
Tutte queste piccole bugie bianche, quasi totalmente irrilevanti, dimostrano solo quanto nell’amore 2.0 apparire sia la cosa più importante, almeno nelle fasi iniziali.
Questo fenomeno va a colmare quei vuoti lasciati dagli amori degli anni ’50, dove invece era tutto l’opposto, come testimonia la maggior parte degli anziani, rimasta per anni senza poter vedere il coniuge, compensando con l’essere vicini nonostante tutto, tramite lettere, gesti d’affetto e parole accorate.
Il tutto ci porta chiaramente a comprendere che la meccanica sociale è del tutto mutata, che sia evoluzione o involuzione sarà solo il tempo a dircelo. C’è tuttavia una considerazione importante da esaminare. Le persone non sono cambiate, non c’è alcuna differenza tra un adolescente d’oggi o un adolescente del dopoguerra. Sono solo cambiati i mezzi, le metodiche, che ci hanno portati a chiudere i rapporti, ad erigere barriere.
La diffidenza verso il prossimo ha solo reso i giovani più timidi ed insicuri, ma al tempo stesso più empatici di quanto essi non appaiano in realtà. Conoscersi su un sito d’incontri sapendo ben poco dell’altro, non è molto diverso dal conoscersi in un locale, con le stesse piccole bugie e la stessa tendenza a voler apparire migliori.
L’unico modo per conoscere chi abbiamo accanto è rimanerci, quindi l’unico vantaggio della nuova generazione è la libertà di scelta quando quest’ultima è associata ad una buona educazione sull’utilizzo dei mezzi moderni. In sostanza è un grande passo, a patto che ci si ricordi di incontrare sconosciuti in luoghi pubblici, senza lasciarsi ingannare trasformando così un’opportunità in una brutta esperienza.