Barbie, la bambola per eccellenza conosciuta per le sue forme perfette e soprattutto per i lunghi capelli biondi, potrebbe diventare calva per le bambine malate di cancro.
Lo chiedono due donne americane, che vorrebbero convincere la Mattel a produrre una bambola nella quale le piccole malate si identifichino. E lo vogliono anche gli oltre 80mila likers della pagina facebook “Beautiful and Bald Barbie! Let’s see if we can get it“. Intanto il mondo del web si interroga sull’utilità dell’iniziativa e la Mattel sembra fare orecchie da mercante.
L’idea è venuta a Rebecca Sypin e Jane Bingham, due donne americane che sanno bene cosa significa avere a che fare con la chemioterapia: Rebecca ha una figlia di 12 anni, Kin Inich, che ha perso i capelli combattendo contro la leucemia, mentre Jane ha lottato in prima persona per curare un linfoma.
Il loro scopo è convincere la Mattel a produrre una versione della bambola più amata del mondo senza la lunga chioma bionda “per aiutare le bambine che perdono i capelli a causa delle cure per il cancro, dell’alopecia o della tricotillomania. E anche per quelle che hanno difficoltà ad accettare la perdita dei capelli delle loro mamme. Per molti bambini è difficile vedere le loro mamme, sorelle, zie, nonne o amiche passare da lunghi capelli alla calvizie“.
Ma se in tanti plaudono all’iniziativa, c’è anche chi non è affatto d’accordo. E così, sul web, si moltiplicano i commenti negativi: “le ragazzine con il cancro hanno tanto bisogno di una bambola calva quanto le donne con un tumore al seno hanno bisogno di un robot da cucina rosa”, scrive un blogger. “Rendere la Barbie ancora più “idolo” di quello che è già non è molto educativo, direi”, scrive un utente. E ancora: “siamo sicuri che sia questo il regalo che le bambine malate desiderano?“.
Di certo, la Mattel sembra non aver apprezzato l’idea, trincerandosi dietro a un “no comment” ai microfoni dei giornalisti. Anche se, in realtà un piccolo precedente ci sarebbe: proprio l’anno scorso la Mattel creò “Princess Genesis“, una versione calva della bambola, un pezzo unico, realizzato appositamente per una bambina di quattro anni di Long Island malata di cancro. Quando la piccola ha detto che era triste perché non si sentiva più una principessa, i genitori hanno fatto realizzare una Barbie calva, in modo che la figlia potesse condividere con la bambola il problema della perdita dei capelli.
La perdita dei capelli è, infatti, il segno più evidente della malattia e per le piccole malate rappresenta un vero e proprio dramma. Poter condividere lo stesso problema con la loro beniamina di plastica, allora, potrebbe essere un aiuto psicologico importante. Ma se, al contrario, queste bimbe non volessero specchiarsi in una bambola che virtualmente prova le loro stesse sofferenze?
Per alcune di loro, fanno notare i detrattori dell’iniziativa, potrebbe essere terapeutico proprio giocare con pettine e spazzola sui finti capelli da principessa in attesa che anche i loro ricrescano e non con una bambola malata. Di certo, a vincere su tutto, come sempre, saranno proprio il gioco e la fantasia.
Roberta Ragni