La crisi economica, combinata con i cambiamenti culturali, sta ridefinendo il concetto di matrimonio e famiglia in Italia. I dati recenti confermano che ci si sposa sempre meno e sempre più tardi, mentre aumentano le unioni di fatto e le convivenze.
Nel 2023 sono stati celebrati circa 172.000 matrimoni, un numero in calo rispetto ai decenni precedenti. Questo trend, che prosegue dagli anni ’70, si è accentuato negli ultimi anni a causa delle difficoltà economiche e lavorative.
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Crisi economica, matrimoni in calo e più tardi
Nel 2011 erano stati celebrati 204.830 matrimoni, già allora in diminuzione rispetto al passato. Oggi, la situazione è ulteriormente peggiorata: l’età media al primo matrimonio è salita a 36 anni per gli uomini e 33 per le donne, segno di come le difficoltà economiche e la ricerca di stabilità finanziaria ritardino questa importante scelta di vita.
Nel 2023, inoltre, quasi sei matrimoni su dieci (58,9%) sono stati celebrati con rito civile, una scelta che riflette una maggiore praticità e la crescente laicizzazione della società, soprattutto nelle regioni del Nord.
Unioni di fatto e convivenze in crescita
Se i matrimoni calano, le convivenze sono in aumento. Le unioni di fatto sono più che raddoppiate negli ultimi 15 anni, segno di un cambiamento culturale, ma anche della difficoltà, per molte coppie, di sostenere i costi di un matrimonio. La precarietà lavorativa e il caro vita rendono spesso la convivenza una scelta obbligata, soprattutto per i più giovani.
Questo fenomeno si riflette anche nei dati sulle nascite: oltre il 30% dei bambini nati nel 2023 ha genitori non sposati, confermando il declino del matrimonio come modello tradizionale.
Un quadro in evoluzione
La crisi economica ha un impatto significativo sulle scelte familiari. I giovani italiani rimangono più a lungo a casa con i genitori a causa dell’elevata disoccupazione e delle difficoltà economiche, ritardando il matrimonio e preferendo la convivenza. Le coppie che decidono di sposarsi lo fanno sempre più tardi e spesso scelgono il rito civile, una soluzione più accessibile e meno legata alla tradizione.
Nonostante queste difficoltà, il cambiamento culturale è evidente: i modelli familiari si stanno diversificando e il matrimonio, sebbene ancora importante per molti, non è più il fulcro della vita di coppia. Le istituzioni e la società dovranno adattarsi a questa nuova realtà, trovando modi per sostenere tutte le forme di unione e garantire un futuro migliore per le nuove generazioni.