Con l’incremento nei tassi di occupazione femminile e il conseguente indebolimento del modello tradizionale di divisione dei ruoli familiari è cresciuta anche in Italia l’attenzione per i problemi connessi alla necessità di conciliare lavoro e famiglia.
Il problema della conciliazione tra tempi diversi esiste in tutti i paesi sviluppati e coinvolge tutti i lavoratori, indipendentemente dal genere e dall’età. Tuttavia, a causa della diseguale distribuzione del carico di lavoro domestico e di cura all’interno della famiglia, la difficoltà di conciliare è avvertita soprattutto dalle donne, che continuano ad accollarsi le maggiori responsabilità di cura dei figli e degli altri familiari.
È una situazione davvero stressante. A soffrire maggiormente, però, sono le donne manager, specie tra i 35 e i 45 anni: a dirlo è una ricerca condotta da Assidai, fondo integrativo di Federmanager, e Sda Bocconi sullo stato di stress delle donne italiane in carriera.
Lo studio rivela che il 33% delle donne manager è sempre stressata per motivi di lavoro, il 62,6% è colpita dallo stress solo in certi periodi dell’anno, mentre solo il 4,4% non si sente affatto sotto pressione. Tra le donne manager che hanno manifestato uno “stress da carriera”, il 50% ha attribuito la condizione stancante alla difficoltà di conciliare l’impegno professionale con la vita familiare. Il culmine dello stress, poi, si avverte con la maternità.
A queste problematiche, poi, si aggiungono anche l’incertezza nella definizione dei ruoli professionali (38%), lo svolgimento di compiti inadeguati alle proprie competenze (19%) e un rapporto difficile con i colleghi di lavoro (10%).
Le donne manager suggeriscono alle aziende alcune proposte per equilibrare la vita personale con quella lavorativa. Migliorare l’organizzazione del lavoro, con orari più flessibili: tra le soluzioni non solo il classico part time, ma anche il telelavoro. Ottimizzare la gestione delle risorse, con maggiore chiarezza nel percorso di carriera, un sistema di riconoscimento del lavoro svolto. Dare attenzione alle tematiche della salute, mediante il controllo e la prevenzione, spazi per effettuare esercizio fisico, qualità dello stesso ambiente di lavoro, check-up periodici, visite specialistiche e servizi per l’infanzia.
Roberta Ragni