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Zombie Apocalypse, la bufala

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Negli States si teme un’invasione di zombie e un imminente “Zombie Apocalypse“.

Soprattutto nel web dilaga l’allarme di una “epidemia di antropofagia“, visti i numerosi assassini/cannibali senza alcuna pietà per le proprie vittime che un po’ di inquietudine provocano (uno studente 21enne del Maryland, ha fatto a pezzi il suo compagno di stanza e ne ha mangiato il cuore e il cervello, un uomo si è accanito a morsi sul viso di un senzatetto a Miami e poi si annovera un altro caso di cannibalismo da parte di un uomo poi scomparso).

E se quello degli zombie fosse un vero virus? Se in laboratorio è stato creato un virus in grado di riportare in vita i morti o di trasformare gli uomini in famigerati killer? Stanotte mi trasformo e mi pappo il vicino di casa in perfetto stile film splatter…

Così in internet scatta la paranoia, molti siti infiocchettano improbabili teorie ed è costretto ad intervenire addirittura il Cdc, i “Centers for Disease Control and Prevention“, la massima autorità americana nel campo della sicurezza sanitaria, per smentire queste terrificanti ipotesi.

Cdc non è a conoscenza di un virus e di una condizione in grado di rianimare i morti o che esistano sintomi paragonabili a quelli degli zombie“, ha risposto via mail all’Huffington Post il portavoce David Daigle.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania