Il gioco online crea dipendenza. A rivelarlo è una studiosa dell’EuroDap, l’Associazione Europea Disturbi da attacchi ossessivo-compulsivi. La dottoressa Paola Vinciguerra si è scagliata contro la diffusione massiccia di questo genere di “passatempi”.
A metterla in allarme sono state le ultime statistiche di EuroDap su Win for life, considerato dal 60% degli intervistati “un gioco come un altro”, e dal 30% “un gioco eccitante”. Il fattore preoccupant è che solo il 10% di essi lo percepisce come pericoloso. In ciò risiede la “fregatura”. I giocatori, non percependolo come un gioco rischioso, lo vedono viceversa come “facile”. La vincita facile.
Niente di più errato. E la dottoressa Vinciguerra a tal proposito spiega: “Le persone che giocano ai giochi d’azzardo come Poker on line, come Win for Life ed altri, sperando di risolvere i loro problemi economici rincorrendo all’illusione della vincita, rischiano la salute mentale, sviluppando dipendenza e mettendo in atto comportamenti ossessivo-compulsivi
Ma Marco Trucco, responsabile per l’Italia di Everest Poker, una delle poker room più note, fa una precisazione: “Il 99,4% degli appassionati di poker online gioca sul web per puro divertimento, è sbagliato affiancare il poker, che ha il merito di allenare la mente, ai giochi d’azzardo tradizionali”.
Poi si scaglia aspramente contro la dottoressa Vinciguerra: “Mi chiedo come una studiosa come la Vinciguerra possa confondere e mettere sullo stesso piano il Poker con giochi di fortuna come il Win for Life. Tra il Poker e il Win for Life, i gratta e vinci o il lotto c’è una differenza abissale che purtroppo ben pochi tutori della salute pubblica si prendono la briga di studiare, preferendo fare di tutti i giochi un demagogico fascio”.
Per Trucco, dunque, il poker texano non sarebbe un gioco pericoloso, ma un valido allenamento per la mente. E, considerato il fatto che molte delle poche room prevedono numerosi tornei assolutamente gratuiti, la ricerca ossessiva della vittoria viene meno.
Francesca Mancuso