Il carisma delle donne è stato riconosciuto ufficialmente stamattina ad Oslo e noi della redazione di wellMe non possiamo che esserne fiere.
Il ruolo delle donne e il loro impegno nella vita politica e sociale ha avuto l’occasione di essere ricordato durante la consegna del più importante premio assegnato a coloro che si impegnano per l’azione e la cooperazione nonviolenta nel mondo: il Nobel per la Pace.
Il riconoscimento è stato assegnato a tre donne, tutte provenienti da Paesi in via di sviluppo, luoghi in cui di frequente ad esse sono negati diritti fondamentali che restano, senza alcuna ragione, ad esclusivo appannaggio degli esponenti di sesso maschile.
Vogliamo presentarvi ad una ad una le tre donne premiate, in modo che i loro nomi non vengano presto dimenticati e le loro azioni suscitino l’attenzione di tutti, spingendo ad una riflessione sulla forza e sulla determinazione che esse hanno saputo mettere in campo per il conseguimento dei loro obiettivi, sullo sfondo di situazioni non certo semplici.
Tawakkol Karman è la più giovane delle premiate ed è la prima donna araba a ricevere il Nobel per la Pace. A soli 32 anni si è guadagnata l’appellativo di “giornalista senza catene”. Tawakkol si batte nello Yemen per i diritti umani, come attivista, ed è considerata la leader della protesta femminile contro il regime. Le sue azioni di dissenso l’hanno portata ad essere arrestata. Ma gli esponenti del regime yemenita sono stati costretti al suo rilascio, viste le insistenti manifestazioni in suo favore.
Leymah Gbowee un’attivista di origini liberiane che ha lottato per la pace del proprio Paese con ogni mezzo a sua disposizione. Le preghiere, l’unione efficiente interna ad una comunità i donne in lotta per la pace, e lo sciopero del sesso le hanno permesso di trasformare il volto di un Paese in guerra e di essere ammessa a partecipare alle trattative per la pace, portando la Liberia, dopo la conclusione della guerra civile, all’elezione della prima presidente donna di uno stato africano.
Ed è proprio la coraggiosa presidentessa a chiudere il nostro trio di donne eccezionali. Il suo nome è Ellen Johnson Sirleaf ed a 72 anni e sulla soglia delle elezioni per ottenere il suo prossimo mandato. Si è rivelata in grado di guidare la Liberia dopo 14 anni di dilanianti conflitti interni ed è considerata il simbolo di un’Africa nuova.
Le tre donne sono state premiate “per la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace”, questa la motivazione ufficiale espressa dal presidente del comitato del Nobel, Thorbjoern Jagland.
Non possiamo fare altro che sperare che l’elenco delle donne premiate per la loro lotta alla conquista della pace, con oggi giunto a 15 nomi, possa proseguire già a partire dal prossimo futuro.
Marta Albè