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La pillola anticoncezionale compie 50 anni

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Chi poteva immaginare che una piccola pillola stracolma di ormoni chimici potesse destare tanto scompiglio nel mondo?

Stiamo parlando della pillola anticoncezionale, che da pochi giorni ha compiuto i suoi primi 50 anni. La data del 9 maggio 1960 rappresenta l’inizio della legalizzazione e della commercializzazione negli Stati Uniti di questo farmaco che ha messo in discussione i ruoli prefissati dell’uomo e della donna e che ha sconvolto gli ambienti cattolici, sempre forti oppositori di qualsiasi metodo anti-concepimento.

Come per tutte le cose che hanno una grande importanza, anche la pillola anticoncenzionale gode di opposta fama. Negli anni Sessanta rappresentò il simbolo della rivoluzione sessuale femminile grazie alla quale la donna si distaccava dal ruolo obbligatorio di madre e moglie e dava loro maggiore peso sulla scelta se avere figli oppure no. Ci fu chi vide nella diffusione della pillola la fine della fame nel mondo grazie all’effetto sul controllo delle nascite. I cattolici furono apertamente contro questa scoperta che tendeva ad incentivare i rapporti sessuali fuori dal matrimonio e a un maggiore “abuso” del sesso. Dieci anni fa, invece, l’Economist definì la diffusione delle pillole anticoncezionali come “il più importante progresso scientifico del Novecento”.

Ma la scoperta della pillola è stata un caso e ha causato molti problemi di coscienza al suo inventore, uno scienziato conservatore e cattolico che era intento a trovare una soluzione al problema dell’infertilità della donna. E alla fine (povero scienziato) la pillola è stata invece uno dei metodi più diffusi per evitare le gravidanze indesiderate, anche se, dati alla mano, essa non ha impedito che ci fosse un aumento delle gravidanze fuori dal matrimonio. Infatti nel 1960 le nascite fuori dal matrimonio furono il 5% mentre nel 1972 il 18%. Questo dato è spiegabile con il fatto che l’uso della pillola si diffuse soprattutto nelle coppie sposate già consolidate nelle quali voleva esserci un controllo delle nascite anche per favorire le donne nella propria carriera lavorativa. Mentre meno coinvolte dall’uso della pillola risultarono le coppie fuori dal matrimonio come afferma uno studio del Science Report del 1968: al di là dell’enorme pubblicità che si è fatta dell’anticoncezionale orale, la pillola ha avuto un effetto ridotto sul comportamento sessuale di donne e uomini non sposati.

Oggi, nonostante la facilità con cui si possono utilizzare le pillole anticoncezionali, le gravidanza inattese continuano ad essere in aumento e di conseguenza anche il numero di aborti (negli Stati Uniti ci sono circa un milione di aborti all’anno). Ma, nonostante siano trascorsi 50 anni dalla diffusione della pillola, essa continua ad essere un oggetto misterioso. Infatti più del 40% dei ragazzi americani pensa che la pillola sia efficace solo al 50%, mentre in realtà è efficace con una percentuale che oscilla tra il 92 e il 98%.

Ma se ci riferiamo ai dati italiani, la situazione non è molto migliore. L’Italia è uno dei Paesi europei in cui si utilizza di meno la contraccezione orale, con una percentuale del 16% contro il 50% dell’Olanda, il 40% della Francia e il 30% della Svezia. Ad usare la pillola sono soprattutto le donne sposate mentre le giovanissime preferiscono il coito interrotto (con tutte le conseguenze del caso, cioè tante gravidanze inattese interrotte con aborti).

Tra i motivi del mancato amore tra le donne e la pillola ci sono gli effetti collaterali: si mette su qualche chiletto spesso sotto forma di cellulite, ci sono repentini cambi d’umore, aumenta lo stress dovuto al fatto che bisogna non dimenticarsi di prenderla ogni giorno alla stessa ora…!

E’ anche vero che con il passare del tempo questi effetti si sono ridotti. Ma sono emersi altri tipi di disturbi legati all’uso della pillola, per esempio la difficoltà di concepire quando si è smesso di assumere la pillola dopo anni di utilizzo. Per di più, alcuni studi inglesi accusano la pillola di alterare la selezione naturale dei partner facendo in modo che la donna preferisca un uomo “meno maschile”. Altre ricerche, poi, danno la colpa alla pillola della trasformazione delle caratteristiche fisiologiche della spigola del fiume Potomac in Virginia, dando ai maschi della specie organi riproduttivi femminili. Quindi la pillola anche causa di disastri ambientali.

Ecco, odio e amore per una pillola che, a prescindere da tutto, rappresenta un presidio di libertà e di consapevolezza. Tanti auguri!

Lazzaro Langellotti

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