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Gli italiani temono malattie, ma non fanno niente per evitarle

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Gli italiani temono le malattie croniche, il cancro in primis, ma non fanno nulla per migliorare il proprio stile di vita. È quanto emerge dall’indagine internazionale “Bupa Health Pulse 2010” realizzata dalla London School of Economics.

L’analisi, che ha coinvolto oltre 12 mila persone in tutto il mondo, ha mostrato come gli italiani abbiano a cuore la propria salute, ma non per questo sono disposti a rinunciare alle abitudini non proprio sane, che possono danneggiarla.

Malattie. Per 9 italiani su 10 la salute è un vero e proprio incubo, che supera anche i timori legati alla crisi e alla disoccupazione. Al primo posto tra i più temuti vi è il cancro (37%), seguito dalla demenza senile e dall’Alzheimer (12%), dall’obesità (10%), dalla cecità (9%), dall’asma (8%), dalle malattie cardiovascolari (8%) e infine dalla bronchite (7%), dal diabete (5%) e dalla sordità (4%).

Stile di vita. Dall’indagine è emerso anche che il 54% degli italiani fa attività fisica per un’ora o meno alla settimana, mentre il 71% beve alcolici e il 30% fuma, in linea con la media internazionale. Tuttavia, l’86% è preoccupato di sviluppare in futuro una malattia cronica. Tra le giustificazioni più spesso vanno indicate la mancanza di tempo, additata dal 30% degli intervistati mentre per il 17% è la mancanza di motivazione.

Sneh Khemka, direttore medico di Bupa International ha commentato: “Sembriamo essere consapevoli della diffusione delle malattie croniche nella società, ma non facciamo abbastanza per ridurre il rischio di sviluppare una condizione patologica a lungo termine. È interessante notare anche come le persone si preoccupino molto più del cancro che di altre malattie: eppure le patologie cardiovascolari uccidono un maggior numero di persone“.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.