parkinson

Parkinson: con farmaci a base di ibuprofene si riduce rischio

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Secondo una ricerca pubblicata su Neurology e condotta alla Harvard Medical School di Boston, coloro che assumono regolarmente farmaci a base di ibuprofene hanno un rischio inferiore del 27% rispetto al resto della popolazione di ammalarsi di Parkinson.

I ricercatori hanno seguito 130 mila persone per 6 anni, tutte abituate ad assumere un antinfiammatorio a base di ibuprofene almeno 2 volte a settimana.

Gli studiosi hanno così notato che questi pazienti hanno avuto una riduzione della probabilità di sviluppare il Parkinson. Al contrario, coloro che assumevano un altro tipo di antinfiammatorio o coloro che non ne assumevano affatto evidenziavano un rischio di sviluppare la stessa malattia.

Si è ipotizzato, dunque, che proprio la molecola ibuprofene svolga un’attività neuroprotettiva, più efficace quanto più ibuprofene si assume. Saranno necessari, però, altri studi per trarre conclusioni più certe.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Per suggerimenti, storie o comunicati puoi contattare la redazione all'indirizzo redazione@wellme.it