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Ora il tessuto erettile si produce in vitro

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Pene artificiale? Forse poco ci manca. Dai laboratori americani arriva un nuovo importante risultato nel campo della bioingegneria.

Tra provette, piastre e microscopi è stato coltivato il tessuto erettile dell’organo genitale maschile, quello che ne consente la funzione sessuale. E funziona! Il tessuto coltivato è stato impiantato nei conigli, che hanno poi dato la soddisfazione ai ricercatori di accoppiarsi volentieri e generare prole: un successone! Che ora si spera di replicare anche nell’uomo e infatti le belle speranze abbondano.

Si parla di ipotetiche cure per anomalie congenite, lesioni traumatiche o conseguenze di tumori e forse – udite, udite – anche per alcuni casi di disfunzione erettile. Ma gli stessi ricercatori sottolineano che sono necessari ulteriori studi prima che la tecnica sia sperimentata sugli esseri umani.

L’esperimento, guidato dal professor Anthony Atala, è stato realizzato da un gruppo di scienziati del Centro di medicina rigenerativa dell’Università di Wake Forest, nella Carolina del Nord.

Dal tessuto erettile dei conigli sono state prelevate cellule muscolari lisce e cellule endoteliali. Dopo averle fatte moltiplicare in laboratorio, i ricercatori le hanno iniettate in due fasi successive in un supporto tridimensionale, una protesi a base di collagene. In seguito il tutto è stato trasferito all’interno dell’organo riproduttivo dei signori conigli. Dopo appena un mese, sono arrivati i risultati sperati: hanno cominciato a svilupparsi sia la muscolatura che i vasi sanguigni. Cosa che ha poi permesso agli animali di accoppiarsi normalmente.

Ma mica è cosa facile, quella di tirare su il morale da quelle parti! In passato infatti svariati tentativi di questo genere erano falliti proprio a causa della complessità di struttura e funzione del tessuto in questione. E attualmente non esiste nessuna possibilità di sostituirlo: si è tentato persino col silicone, chissà, forse visti i successi col seno qualcuno avrà fatto due più due e ha cercato di ottenere lo stesso effetto lievitante – e levitante – da un’altra parte…

Ma senza nessun successo. E vari tentativi erano andati a vuoto anche con l’ingegneria cellulare. Secondo gli stessi ricercatori, la trovata giusta sarebbe stata quella del doppio trasferimento in due giorni diversi, un’operazione che ha consentito loro di trasferire un numero molto più alto di cellule, circa sei volte di più che nei precedenti esperimenti. Ebbene, dopo tanta fatica, dodici conigli hanno avuto erezioni normali, si sono accoppiati, otto di loro hanno prodotto liquido seminale e quattro conigliette sono rimaste incinte. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Pnas, Proceedings of the National Academy of Sciences.

Gina Pavone

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