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Dolori mestruali: la pillola contraccettiva può alleviarli

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E se la dismenorrea, una condizione di ciclo mestruale particolarmente dolorosa di cui soffre circa la metà delle donne, potesse essere curata con una pillola che conosciamo bene?

Secondo uno studio dell’Università di Goteborg, pubblicato su Human Reproduction, la pillola contraccettiva, spesso prescritta per il trattamento di disturbi ormonali, per risolvere i problemi di acne o nella terapia per patologie come la sindrome da ovaio policistico o endometriosi, è efficace anche come analgesico per questo tipo di patologia, alleviandone i sintomi. Prima di oggi nessuno studio era stato capace di dimostrare questo effetto, di cui si parlava da tempo.

Un’ottima notizia per tutte le donne che lamentano dolori in forma grave durante le mestruazioni, dolori così forte da ostacolare le normali attività quotidiane, come l’attività scolastica, sportiva o lavorativa. È questa la dismenorrea, i cui sintomi hanno intensità e durata variabili da donna a donna, ma che frequentemente si irradiano alle gambe e alla schiena e possono essere accompagnati da nausea, diarrea, cefalea e malessere generale. Ma i ricercatori della Sahlgrenska Academy dell’Università di Goteborg, dopo aver sottoposto a controlli 1300 pazienti di età media di 19 anni, reclutate rispettivamente nel 1981, nel 1991 e nel 2001, hanno ora accertato che tutto ciò si può combattere con la pillola contraccettiva.

“I periodi dolorosi si verificano di frequente, specialmente nelle donne giovani, dove ben il 50%, con punte del 75, arriva a soffrire di dismenorrea”, spiega Ingela Lindh, responsabile dello studio. “Nel corso della ricerca abbiamo trovato che c’era una significativa differenza nella gravità della dismenorrea a seconda dell’utilizzo o meno di contraccettivi orali”. Chiaramente è stato quasi impossibile quantificare precisamente quale fosse la differenza, poiché si tratta di dolore percepito dalle donne e dunque non misurabile da strumenti di laboratorio, “ma in media le donne di tutti i gruppi che assumevano la pillola dichiaravano di avere un ciclo meno doloroso”, continua la Lindh.

“Questo disturbo può avere un effetto negativo sulla vita delle donne, provocando assenteismo regolare da scuola e dal lavoro e interferendo con la loro attività quotidiana per alcuni giorni ogni mese. Una gestione efficiente della dismenorrea – conclude la ricercatrice – è vantaggiosa sia per le donne colpite sia per la società”.

Lo studio sta già suscitando dibattito nella comunità accademica, dal momento che allo stato attuale l’Agenzia europea per i medicinali, che sovrintende licenze sui farmaci in tuta l’UE, non include il trattamento del dolore tra le licenze per l’uso di contraccettivi orali. E quindi non permette ai medici di prescriverli anche per curare la dismenorrea.

“Non bisognerebbe sottostimare l’impatto che questo problema può avere sulle giovani donne che ne soffrono”, afferma la Lindh. “Il problema però è che ad oggi i medici che vorrebbero prescrivere la pillola per trattare un ciclo mestruale troppo doloroso devono farlo prescrivendo il farmaco off label, ovvero fuori dall’indicazione ufficiale. E per questo spesso non lo fanno, non permettendo alle donne di superare un problema che in realtà, come abbiamo dimostrato nello studio, è trattabile”.

Nel frattempo, se soffrite di dismenorrea , ma della pillola contraccettiva proprio non volete saperne, perché non provate con la Naturopatia o l’Oligoterapia? Sembra che i risultati siano ottimi.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.