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Emergenza amianto, l’allarme infinito

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Sono 12 i siti di “interesse nazionale” per la presenza di amianto e 34 mila i luoghi considerati come pericolosi, di cui 373 inseriti nella classe I di pericolosità. Fino al 2009 erano state bonificate 379 mila tonnellate di amianto-cemento, ma a dover essere smaltite sarebbero ancora ben 32 milioni di tonnellate, ovvero il 99% del totale prodotto in Italia.

Sono questi alcuni dei dati contenuti all’interno della quindicesima edizione dei Quaderni della salute, presentati oggi nell’incontro dal titolo “Stato dell’arte e prospettive in materia di contrasto alle patologie asbesto-correlate” dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, al Teatro Municipale di Casale Monferrato.

Alla presentazione intervengono il ministro del Lavoro Elsa Fornero, il collega all’Ambiente Corrado Clini, il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi, il coordinatore degli Assessori regionali alla Sanita Luca Coletto, l’assessore alla Sanita della Regione Piemonte Paolo Monferino, i senatori Oreste Tofani e Felice Casson, il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torino Raffaele Guariniello, il presidente dell’INAIL Massimo De Felice, il comandante del NAS Cosimo Piccinno, l’epidemiologo Benedetto Terracini e il Direttore scientifico del Quaderno Giovanni Simonetti.

L’impegno che Casale Monferrato ha messo in campo negli anni per bonificare il proprio territorio e per trovare nuove e concrete strade per la ricerca scientifico – sanitaria ha portato la città ad essere un esempio a livello nazionale. Un esempio che, però, non deve rimanere isolato, ma diventare condiviso e aperto: solo confrontandosi e mettendo in comune le esperienze e le conoscenze potremo giungere a risultati sempre più significativi“, ha voluto sottolineare il sindaco Giorgio Demezzi sull’incontro, che sarà l’occasione per potersi confrontare con il ministro Clini su due aspetti fondamentali per la sua città: i finanziamenti per la bonifica e la discarica per l’amianto.

La legge che ha messo al bando l’amianto nel 1992, vietandone estrazione, produzione, importazione, esportazione e commercializzazione, prevede infatti incontri annuali per fare il punto della situazione, dal grado di bonifica alle problematiche sanitarie. Ad evidenziare la gravità della situazione è lo stesso ministro Balduzzi , che ha definito quella dell’amianto “un’emergenza nazionale che impone un insieme coordinato di interventi a partire dalla bonifica dei siti maggiormente contaminati, dal loro monitoraggio nonché dalla predisposizione di percorsi diagnostico-terapeutici per i pazienti e di sostegno per le famiglie“.

Solo per tumori al polmone si registrano 1.000 casi l’anno, con il 10% delle patologie legato al luogo di residenza e il 90% all’attività lavorativa, come la cantieristica navale, l’edilizia e l’industria del cemento-amianto. “Tra gli aspetti che rendono più gravoso il contrasto a tali malattie vi è – continua Balduzzi – il lungo periodo di latenza prima che esse si manifestino, fino a 30 – 40 anni: un arco temporale che fa attendere il picco delle manifestazioni delle patologie tra il 2015 e la fine di questo decennio“. Lo Stato farà la sua parte, ma il numero dei siti contaminati è elevato e le risorse necessarie sono ingenti.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.