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Per smettere di russare? Bisogna dimagrire

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Trascorrete la notte a spingere il vostro compagno di letto per fargli cambiare posizione? Vostro marito, quando dorme, si trasforma in una tuba umana? Le notti in camera da letto sono corredate di un tremendo tappeto sonoro?

Se avete emesso un sospiro leggendo queste parole, forse anche voi rientrate nella categoria di persone che dormono male. Cercare di avere notti riposanti, quando si dorme accanto ad un russatore provetto, è un’utopia irrealizzabile. Nel momento in cui il beato dormiente si posiziona supino, parte il terrificante concerto. La persona che condivide il letto, sa che l’unico modo è far sdraiare su un fianco il direttore d’orchestra.

C’è chi tenta con le buone maniere, sussurrando dolcemente il nome del disturbatore o chiamandolo con versi onomatopeici vari. C’è invece chi usa artifici ingegnosi, come la pallina da tennis cucita al pigiama: qualora il dormiente osi pensare di sdraiarsi sulla schiena, il fastidio della pallina lo farà desistere e ritornare alla posizione su un fianco.

Ma non è solo chi riposa accanto ad un orsetto a soffrire di disturbi del sonno. Spesso, i sonni delle persone che russano sono collegati al fenomeno delle apnee notturne, interruzioni del sonno per alcuni secondi, causate dal fatto che la base della lingua scivola indietro e ostruisce il passaggio dell’aria. Queste interruzioni, che provocano dei micro-risvegli, fanno calare l’ossigenazione nel sangue, compromettendo il riposo della persona. Al risveglio si è stanchi, spossati e per tutto il giorno si soffre di sonnolenza.

L’essere in sovrappeso e l’obesità sono ritenuti fattori determinanti nel fenomeno del russamento. Una troupe di ricercatori svedesi, evidentemente provati dal problema, ha compiuto uno studio per stabilire se una significativa diminuzione del peso corporeo potesse contribuire ad alleviare la ronfata notturna.

I risultati, presentati come entusiasmanti, hanno dato ragione all’ipotesi di partenza. I 63 volontari obesi sono stati divisi in due gruppi e monitorati per due settimane. Un gruppo ha continuato a mangiare come al solito, l’altro è stato sottoposto ad una dieta severa. Il gruppo di volontari “a stecchetto” ha avuto una forte diminuzione di peso ed è passato da 37 apnee per ora a 12.

La miracolosa dieta consisteva nell’assumere solo liquidi, per i primi tempi, e nell’introdurre gradualmente i cibi solidi nell’arco dei quattordici giorni. Risultato? Meno 19 kg in due settimane. Un dimagrimento così repentino, però, comporta molti rischi per l’organismo. Inoltre, non è detto che i risultati siano mantenuti nel tempo. La causa del russare è il difficile passaggio dell’aria nelle prime vie aeree. Questo è spesso dovuto al rilassamento dei tessuti molli della gola e dell’ugola. I consigli migliori?

  • Ridurre il peso

  • Evitare di abbuffarsi a cena

  • Ridurre il consumo di alcolici

  • Non bere tisane, che rilassano ancora di più i tessuti

  • Svegliare il partner ogni volta che russa, così da indurlo a sottoporsi ad una cura

  • Ricorrere all’intervento di uvulofaringopalatoplastica a mezzo laser CO2 pulsato, fatto in anestesia locale e con convalescenza di un giorno soltanto.

Altrimenti, potete sempre usare la scusa per dire che andate a dormire da un’amica.

Fiammetta Scharf

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