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Contro la demenza fai il pieno di vitamina B12

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Carenza di vitamina B12 tra le cause del declino cognitivo.

Secondo i ricercatori del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging (USDA HNRCA) presso la Tufts University guidati da Martha Savaria Morris, la vitamina B12, che è poi un gruppo di sostanze cosiddette “cobalamine”, ha un ruolo fondamentale nella divisione e la rigenerazione cellulare.

Gli studiosi hanno preso in esame 549 uomini e donne iscritti in una coorte del Framingham Heart Study e i punteggi da loro ottenuti con il Mini-Mental State Examination (MMSE), ossia un elenco di domande e compiti comunemente utilizzati per lo screening della demenza. Dopo aver misurato i rispettivi livelli di vitamina B12 nel sangue, i partecipanti sono stati suddivisi in 5 gruppi a seconda di quanta vitamina avessero e sono stati seguiti per otto anni. I risultati hanno mostrato che a ottenere punteggi più bassi MMSE erano proprio gli appartenenti al gruppo con il più basso livello di vitamina B12 nel sangue, di cui l’età media al basale era 75 anni.

Il rapido declino in neuropsichiatrica è una ben nota conseguenza di una grave carenza di vitamina B-12, ma i nostri risultati suggeriscono che effetti cognitivi negativi dei bassi livelli di vitamina B-12 possono influenzare una percentuale molto maggiore di anziani di quanto non si pensasse“, conclude Morris nel comunicato Tufts.

Da dove ricavare la vitamina B12. Mentre la maggior parte delle vitamine provengono da una grande varietà di piante e animali, nessuna pianta o animale sembra in grado di produrre la B12 e la fonte esclusiva di questa vitamina sarebbero minuscoli microrganismi come batteri, lieviti, muffe e alghe.

La B12 può assumere una grande varietà di nomi, come cobinamide, cobamide, cobalamina, idrossicobalamina, aquocobalamina, nitrocobalamina e cianocobalamina. Ognuna di queste denominazioni contiene in sé un riferimento al cobalto, il minerale che si trova principalmente in questa vitamina.

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