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Scarlattina → le Cause, i Sintomi, i Rischi e la Cura

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La Scarlattina è un’infezione che può svilupparsi nelle persone già affette da Faringite Streptococcica. È causata dal batterio Streptococcus del gruppo A, il quale produce una tossina, o un veleno, che causa uno sfogo rosso acceso sul corpo e che dà il nome alla malattia stessa.

L’infezione può diffondersi per via orale, in caso di colpi di tosse o starnuti. Allo stesso modo, può trasmettersi se si dovesse entrare in contatto con piccole particelle di saliva che si trovano anche su oggetti infettati.

I Sintomi della Scarlattina

Il caratteristico sfogo assomiglia a una normale scottatura, accompagnata però da una forte sensazione di prurito. Solitamente inizia a comparire sul petto e sulla zona del ventre, per poi diffondersi al resto del corpo. Le zone attorno alle pieghe, come i gomiti, le ascelle e le ginocchia, possono diventare di un rosso ancora più acceso. Questo sintomo dura tra i due e i sette giorni, alla fine del quale la pelle interessata cadrà assieme a quella delle dita delle mani e dei piedi.

Altri sintomi sono febbre, mal di testa, brividi, tonsille infiammate, lingua bianca con pallini rossi, ghiandole infiammate alla base del collo, nausea e vomito.

I Rischi della Scarlattina

La Scarlattina colpisce normalmente i bambini tra i 5 e i 15 anni e solitamente non supera le due settimane. Se questo dovesse accadere, la situazione può peggiorare portando a serie complicanze che possono sfociare in febbre reumatica, insufficienza renale, infezione all’orecchio, infezioni alla pelle, ascessi peritonsillari, polmonite e artrite.

Queste complicanze possono comunque essere evitate curandosi in maniera adeguata. Inoltre, in rari casi si sono riscontrati gravi rischi per donne che avevano recentemente partorito, dato che il batterio aveva infettato i genitali.

I Rischi in gravidanza della Scarlattina

Non ci sono prove che contrarre la Scarlattina in gravidanza causi problemi al bambino in grembo. Ad ogni modo, se ciò avvenisse al momento del parto, il bambino potrebbe contrarre l’infezione. In caso di diagnosi si deve procedere con l’assunzione di un determinato antibiotico sicuro sia per il periodo della gravidanza sia durante il travaglio

Il Trattamento della Scarlattina

Oltre agli antibiotici, per alleviare e curare i sintomi si possono seguire semplici accorgimenti. Innanzitutto, bisogna bere tè e zuppe per combattere il mal di gola, così come ingerire cibi liquidi o comunque morbidi, o ancora di tanto in tanto concedersi qualche gustosa caramella balsamica per alleviare il fastidio alla gola. Per quanto riguarda i medicinali, sono da preferire acetaminofene o ibrupofene.

Per evitare invece di grattarsi, è meglio tagliare le unghie e anzi farsi una bella manicure. Come nella maggior parte dei casi, idratarsi è la soluzione migliore, ricordandosi di portare a termine gargarismi con acqua salata. Inoltre, per non irritare ulteriormente la gola e le vie respiratorie in generale, è bene evitare di entrare a contatto con elementi irritanti come il fumo, ricordandosi di umidificare l’aria della stanza in cui ci si trova durante la convalescenza.

Per le donne in gravidanza che hanno contratto la Scarlattina si consiglia di lavare le mani prima e dopo essere andate in bagno o avere cambiato gli assorbenti igienici.

Per il resto, i consigli sono gli stessi. Ad ogni modo, è sempre meglio evitare di contrarre questa infezione. Il modo più efficace è evitare il contatto con bambini già malati, ma soprattutto seguire semplici regole di igiene, come lavarsi le mani prima dei pasti e dopo l’utilizzo del bagno, coprendo la bocca quando si tossisce o starnutisce ed evitando di condividere bicchieri o altre posate, soprattutto in gruppo o in famiglia.

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