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Fumatori o non fumatori? È scritto nel DNA

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Anche l’attitudine al fumo sarebbe scritta nel codice genetico. Passione o no per le bionde, una, nessuna o centomila sigarette al giorno, tutto dipenderebbe dal Dna.

La scoperta, pubblicata su Nature Genetics, è opera di un gruppo di ricercatori del Tabacco and Genetics Consortium, l’associazione fondata con lo scopo di studiare l’influenza dei geni sulla propensione al fumo. Vi partecipano 19 gruppi internazionali e dell’Italia fa parte Aterosclerosi, Trombosi e Biologia vascolare (Atvb), il gruppo coordinato da Diego Ardissino dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma.

Nel corso della ricerca si sono messi a confronto i patrimoni genetici di fumatori e non fumatori per identificare le differenze tra i frammenti di DNA che influenzano la predisposizione al fumo. Ebbene, come afferma Ardissimo: “Sul cromosoma 11 è stata individuata la variante genetica associata alla decisione di iniziare a fumare, sul cromosoma 9 quella legata alla decisione di smettere e sui cromosomi 15, 10 e 9 quella che si correla al numero di sigarette fumate ogni giorno“.

È ancora poco chiaro come queste varianti possano influenzare la propensione al fumo, mentre dato noto è che “le varianti genetiche sul cromosoma 15 sono localizzate in una regione che contiene i geni dei recettori della nicotina, associati alla dipendenza da questa sostanza, e al cancro al polmone“, continua Ardissimo.

Intanto, un’altra ricerca, questa volta spagnola, pochi giorni fa ci aveva annunciato che i fumatori accumulano peso con più facilità. In pratica, niente favolette: la sigaretta fa solo male e per dimagrire serve soltanto una bella dieta mirata.

La ricerca si è svolta all’Università di Navarra ed è stata pubblicata sullo Spanish Cardiology Journal. Il dottor Miguel Ángel Martínez e il suo team hanno seguito per 50 mesi ben 7565 volontari e hanno preso nota del loro stile di vita.

Coloro che fumavano avevano preso più chili dei non fumatori, così come quelli che, nel corso della ricerca, avevano smesso di fumare. La conclusione è stata che “tanto più alto il numero si sigarette fumate, tanto maggiore l’aumento di peso“.

Come dire, speriamo che ai miei geni dia fastidio il fumo, altrimenti devo combattere anche con la ciccia.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.