Sono stati resi noti i dati del report dell’Istat su “Uso e abuso di alcol in Italia“, secondo i quali nel 2010 erano ben 8 milioni e 624 mila le persone di 11 anni e più con almeno un comportamento a rischio.
A consumare giornalmente alcol era il 14,3% degli uomini e il 3,6% delle donne, mentre il binge drinking (il vizio di bere solo e soltanto per ubriacarsi) riguarda il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle donne.
Le fasce più a rischio sono gli anziani di 65 anni e più (il 44,3% degli uomini contro l’11,4% delle donne), i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni (il 24,6% dei maschi e 10% delle femmine) e gli adolescenti di 11-17 anni (il 14,5% dei maschi e il 10,2% delle femmine).
Gli anziani, che bevono per lo più vino durante i pasti, sono considerati consumatori a rischio perché non informati su quella che dovrebbe essere la quantità di alcol da consumare se non si vuole incorrere in rischi per la salute.
Quanto ai giovani di 18, è preoccupante il dato relativo al binge drinking (23,3% dei maschi e 9,9% delle femmine), mentre per i più piccoli fino a 15 anni l’Oms raccomanda la totale astensione dal consumo di alcol (per loro un comportamento a rischio è già il consumo di una sola bevanda alcolica durante l’anno).
Infine, tra i giovani di 16-17 anni il consumo a rischio interessa il 13% dei ragazzi e il 5,8% delle ragazze.