Acqua di rubinetto o acqua in bottiglia? Scegliere l’acqua di rubinetto non soltanto rappresenta una maniera semplice per risparmiare e per rispettare l’ambiente, evitando l’accumulo di rifiuti costituiti da bicchieri in vetro o plastica, ma anche una garanzia di sicurezza per la propria salute secondo le più recenti ricerche.
L’acqua di rubinetto, oltre ad essere più economica rispetto all’acqua minerale in bottiglia comunemente in vendita nei supermercati, è più sicura. Secondo quanto affermato da parte dei ricercatori della Glasgow University, l’acqua di rubinetto subisce maggiori controlli di sicurezza rispetto all’acqua in bottiglia.
Le acque in bottiglia subirebbero infatti un numero minore di test di controllo della sicurezza ed una supervisione meno stringente. Le acque in bottiglia presentano un rischio più elevato rispetto all’acqua di rubinetto di subire contaminazioni e di trasformarsi di conseguenza in una fonte di infezioni per il nostro organismo.
Non tutti i consumatori sono infatti a conoscenza del fatto che, mentre l’acqua del rubinetto è sottoposta a controlli quotidiani molto rigorosi, i produttori di acqua in bottiglia hanno l’obbligo di effettuare unicamente dei test mensili sull’acqua alla fonte. Le bottiglie d’acqua minerale, una volta aperte, possono essere dimenticate per alcuni giorni prima che il loro contenuto venga consumato completamente, con il rischio che nel frattempo possano essere contaminate da parte di germi e batteri.
A parere degli esperti, vi è una probabilità più elevata che batteri nocivi possano essere presenti nell’acqua in bottiglia e non nell’acqua di rubinetto. Una volta aperta, l’acqua in bottiglia non è detto che rimanga sterile e che risulti completante sicura da bere, mentre l’acqua di rubinetto, rigorosamente controllata, salvo casi eccezionali, è da considerarsi sempre sicura. I consumatori dovrebbero dunque imparare a bere acqua di rubinetto con fiducia.
Marta Albè