2,5 milioni le nuove infezioni da HIV registrate nel 2011 (per un totale di 34 milioni di persone infette), 700mila in meno rispetto a dieci anni prima. Le morti legate all’AIDS si sono ridotte di oltre il 25% nel mondo tra il 2005 e il 2011, scendendo a 1,7 milioni.
Questi alcuni dei risultati della lotta internazionale al virus dell’AIDS annunciati a Ginevra dal direttore esecutivo dell’Unaids (Programma comune delle Nazioni Uite sull’Hiv/aids), Michel Sidibé.
Secondo l’ultimo rapporto dell’organizzazione, il tasso di nuove infezioni è diminuito del 50% in 25 Paesi a basso e medio reddito tra il 2001 ed il 2011. La metà di questi Paesi è nell’Africa sub-sahariana, dove c’è la maggioranza delle nuove infezioni.
Il settore nel quale si registra il maggiore progresso riguarda la riduzione delle nuove infezioni nei bambini, scese del 24% negli ultimi due anni. In sei Paesi – Burundi, Kenya, Namibia, Africa del sud, Togo e Zambia – il numero di bambini infetti è sceso di almeno il 40% tra il 2009 e 2011.
LE TERAPIE. Secondo le stime, 6,8 milioni di persone che avrebbero diritto ad una terapia non vi hanno accesso e circa la metà dei 34 milioni di sieropositivi non conoscono il loro stato. Infine, in Europa orientale, Asia centrale, Medio oriente e Africa del Nord i dati relativi alla prevalenza dell’Hiv, alle nuove infezioni ed ai decessi sono in aumento.