Il caldo impazza e in questi giorni fa soffrire, soprattutto nelle grandi città, dove la Protezione civile è in allerta. E già per oggi si preannuncia un’altra giornata di caldo record per la capitale.
La temperatura attesa sarà infatti di 34 gradi, con un tasso di umidità del 50-60%. Per questo motivo, la Protezione civile di Roma ha allertato le organizzazioni di volontariato per la distribuzione di 60 mila bottigliette d’acqua nelle stazioni metropolitane più affollate.
A riferirlo è stato lo stesso Tommaso Profeta, direttore della Protezione civile di Roma.” Per limitare i rischi dell’ondata di calore – spiega Profeta – abbiamo allertato le organizzazioni di volontariato per la distribuzione di acqua in bottiglia nelle stazioni metropolitane di Termini, Anagnina, Tiburtina e ai Musei Vaticani, dove generalmente si formano lunghe code di visitatori. Nella stazione Ostiense, invece, l’acqua sarà distribuita da Atac. Complessivamente, metteremo a disposizione almeno 60 mila bottigliette, che saranno distribuite dalle 11 alle 16, quando i rischi legati al caldo sono maggiori. Abbiamo inoltre mobilitato tre associazioni di volontariato che dispongono di ambulanza per far fronte ad eventuali emergenze di carattere sanitario“.
È stato attivato inoltre un numero verde, il Pronto Nonno (800 147 741) attivo 24 ore su 24 per fornire assistenza agli anziani, che, come sappiamo, sono i soggetti più a rischio. Le alte temperature, infatti, possono mettere in pericolo la vita delle persone anziani. Gli effetti più gravi sono i colpi di calore e la disidratazione, spesso nemmeno avvertita. A lanciare l’allarme è stato il presidente della Società italiana di Medicina del Turismo, Walter Pasini, che spiega cosa avviene: “La temperatura interna può salire fino a 40/41 gradi, mentre la sudorazione diminuisce fino ad arrestarsi. Si aggiungono poi mal di testa, confusione mentale, fatica a respirare e nei casi gravi insufficienza renale, collasso cardiocircolatorio, aritmie, danno cerebrale e coma“.
Col caldo non si scherza. Ribadiamo ancora una volta i consigli forniti dal Ministero della Salute per far fronte a questa ondata di afa, augurandoci che passi in fretta.
Francesca Mancuso