Allattare al seno riduce il rischio di Alzheimer. Ecco un nuovo punto a favore per l’allattamento al seno, che permette inoltre di promuovere lo sviluppo del cervello del bambino, prevenire l’obesità, formare le difese immunitarie ed appagare il fabbisogno emotivo e alimentare del piccolo.
La prevenzione del rischio di Alzheimer riguarda le mamme che allattano. L’allattamento infatti non è benefico soltanto per il bambino. Le mamme vedono ridotto il proprio rischio di incorrere nella depressione post-partum e di sviluppare il tumore all’utero o alla mammella. Allattare al seno permette di perdere più facilmente i chili accumulati in gravidanza e di previene le emorragie.
Una nuova ricerca suggerisce che l’allattamento al seno riduce la possibilità delle mamme di ammalarsi di Alzheimer. Lo studio in questione è stato pubblicato di recente sulla rivista Journal of Alzheimer. Gli esperti ritengono che i benefici dell’allattamento rispetto all’Alzheimer riguardino il ripristino della tolleranza all’insulina, che viene ridotta nel corso della gravidanza.
L’ipotesi riguarderebbe soprattutto la tolleranza all’insulina a livello del cervello. Il nuovo studio sull’Alzheimer è stato condotto da Molly Fox, esperta dell’Università di Cambridge. L’allattamento al seno potrebbe rappresentare per le donne che lo sceglieranno una efficace strategia di prevenzione dell’Alzheimer, oltre a garantire numerosi benefici per il bambino.
Nel caso in cui nella storia familiare delle donne siano già presenti dei casi di Alzheimer, a parere degli esperti, l’effetto preventivo garantito dall’allattamento al seno risulterebbe meno marcato. Per approfondire i numerosi benefici legati all’allattamento al seno vi consigliamo la lettura dell’articolo: Allattamento materno: 10 buoni motivi per scegliere di allattare al seno.
Marta Albè
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