“Il latte della mamma non si scorda mai”, recita la campagna informativa del Ministero della Salute. E a quanto pare è vero anche per il comportamento futuro del bebé.
Secondo uno studio inglese pubblicato sugli Archives of Disease in Childhood e coordinato dalla Università di Oxford, infatti, i bebè allattati al seno rischiano meno di sviluppare problemi comportamentali durante l’infanzia.
La lista dei benefici del latte materno si allunga, dunque, ulteriormente. Sapevamo già che rende i bambini più intelligenti, più resistenti ai virus, più magri, il loro cervello più sviluppato; che aiuta le donne vittime di cancro infantile e da oggi, grazie a questa ricerca, siamo informati del fatto che trasforma i neonati in perfetti angioletti!
L’indagine ha coinvolto più di 10 mila mamme con i loro bimbi al seguito, nati tra il 2000 e il 2001. Gli studiosi hanno indagato sulle abitudini di allattamento delle madri e sugli eventuali problemi comportamentali dei bambini fino all’età di 5 anni. Risultato? Il 16% dei bambini cresciuti con il latte in polvere ha presentato problemi come ansia e iperattività, ma ha anche più facilità a dire bugie e a rubare, contro un 6% di quelli allattati al seno.
Le motivazioni non sono ancora del tutto chiare, ma i ricercatori ritengono che questo ulteriore beneficio del latte materno possa essere ricondotto al fatto che, oltre a essere ricco di ormoni e fattori della crescita, contiene in abbondanza un particolare acido grasso importante per lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso.
Un’altra ragione potrebbe essere di tipo psicologico: il rapporto speciale che si instaura fra la madre che allatta e il suo bimbo agevola maggiormente la trasmissione del corretto e giusto comportamento.
Roberta Ragni