Sono note a tutti le molteplici proprietà benefiche della mela: un frutto dal valore simbolico, simpatico alla vista, gradevolmente dolce, ma soprattutto un vero farmaco naturale, capace di porre rimedio a tantissimi problemi.
Le mele contengono poche proteine e pochissimi grassi. Sono invece presenti in buona quantità la vitamina B1, che combatte inappetenza, stanchezza e nervosismo, e la vitamina B2, che facilita la digestione, protegge l’intestino e rinforza unghie e capelli.
Contengono, inoltre, pochi zuccheri e consentono di tenere sotto controllo la glicemia. Adesso, secondo un nuovo studio, è stato constatato che la mela, ed in particolare il suo succo, può aumentare la produzione del neurotrasmettitore acetilcolina nel cervello, determinando un sensibile miglioramento delle capacità mnemoniche.
Alcuni ricercatori americani dell’Università del Massachusetts-Lowell hanno reclutato un gruppo di pazienti affetti da Alzheimer per far assumere loro per un mese il contenuto di 2 bicchieri con 113,4 grammi di succo di mela. Al termine dell’analisi si stato verificato un miglioramento del 27% rispetto a disturbi tipici della malattia quali ansia, agitazione e delirio.
Questa scoperta è stata considerata come una valida alternativa a trattamenti farmacologici piuttosto costosi e che, a lungo andare, possono avere anche effetti indesiderati. C’è da dire, inoltre, che la terapia farmacologia ha effetti solamente temporanei sui sintomi e non può prevenire il declino massimo in termini di funzioni cognitive e comportamentali.
Le proprietà nascoste del succo di mela sono così spiegabili: questo frutto è ricco di un mix unico di antiossidanti che, riducendo l’ossidazione cellulare, aiuta le cellule a rimanere più sane e migliora il traffico di neurotrasmettitori. Secondo i ricercatori coinvolti, un’alimentazione ricca di mela o succo di mela ritarda, quindi, l’insorgenza di disturbi neurodegenerativi quali la demenza senile o la malattia di Alzheimer.
Chiara Casablanca
