La nostra idea che gli uomini preistorici fossero dei divoratori di carne e che mangiassero esclusivamente cibi crudi è stata smentita da uno studio svolto presso la Washington University.
La ricerca, diretta dalla professoressa Amanda Henry, ha messo in luce che l’uomo di Neanderthal già 400 mila anni fa aveva imparato a cucinare le verdure prima di mangiarle.
Grazie al ritrovamento di alcuni resti di vegetali tra i denti di alcuni uomini del periodo, i ricercatori hanno scoperto che essi, vissuti in diverse zone dell’Europa, dell’Asia centrale e del Medio Oriente, avevano anche una dieta piuttosto varia.
Tale indagine risulta però in contrasto con una precedente ricerca, pubblicata su Medical Hypothesis, che ha cercato di dimostrare che un primordiale morbo della “mucca pazza” causata dal cannibalismo sia stata la causa principale della loro estinzione. Altri reperti, infatti, avevano riguardato cadaveri totalmente spolpati, segno evidente di cannibalismo.
Ma l’ipotesi prevalente sembra a questo punto quella portata avanti dagli studiosi della Washingotn University: “Finora avevamo trovato tracce di polline nei siti abitati dai Neanderthal – ha spiegato Alison Brooks – ma questo poteva voler dire che essi li avessero inspirato mentre vi dormivano sopra”.
La ricerca è stata pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences.
Francesca Mancuso