Antidepressivi e preparati ormonali: in Italia le donne non le batte nessuno in quanto a “familiarità” con i farmaci. E se per gli antidepressivi le differenze più marcate si evidenziano a partire dai 35 anni, per i secondi le donne mantengono una prevalenza d’uso circa doppia di quella degli uomini con un lieve calo dopo i 75 anni. E ciò è dovuto soprattutto a una maggior frequenza nelle donne di patologie collegate alla tiroide o a malattie autoimmuni.
Sono questi i dati forniti dal Rapporto realizzato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali dell’AIFA (Osmed), presentato a Roma. In pratica, in quasi tutte le fasce di età, le donne fanno registrare un maggior numero di prescrizioni. Gli antidepressivi sono quelli più utilizzati, ma anche con i farmaci del sangue e i farmaci dell’apparato muscolo-scheletrico (bifosfonati) le donne non scherzano.
Ma con l’avanzare dell’età tutto si ribalta! Nelle fasce di età più anziane, infatti, tra gli uomini si registra un livello più alto di consumo: le dosi giornaliere sono maggiori del 13% tra i 65 e i 74 anni rispetto alle donne.