Una nuova conferma sull’efficacia dell’Aspirina nella prevenzione del cancro al colon retto arriva da uno studio condotto dalla Newcastle University, pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet.
I ricercatori hanno esaminato 861 volontari, per un lungo arco di tempo, dal 1999 al 2010: i partecipanti all’esperimento sono stati scelti tra persone affette dalla sindrome di Lynch, una malattia ereditaria che in una persona su mille induce una predisposizione allo sviluppo di un cancro colon-rettale.
I volontari sono stati suddivisi in due gruppi: ai membri del primo sono state somministrate dal 1999 al 2005 due pasticche di Aspirina al giorno; i membri del secondo gruppo, invece, hanno assunto un placebo. È stato poi evidenziato che, entro il 2010, tra i volontari del primo gruppo erano stati riscontrati 19 casi di tumore, contro i 34 registrati tra coloro che avevano assunto un placebo.
Un’incidenza ridotta dunque del 44%. Non solo: la ricerca ha dimostrato gli effetti benefici di un’assunzione prolungata nel tempo: prendere regolarmente Aspirina per almeno due anni porta infatti a ridurre i rischi di cancro al colon retto del 63%.
Con ciò, è doveroso sottolinearlo, non vi stiamo invitando a scegliere autonomamente di iniziare una terapia preventiva del tumore a base di Aspirina. Ci siamo limitati a riportare i risultati di uno studio che necessitano di ulteriori approfondimenti: qualsiasi decisione in merito all’assunzione di farmaci, in particolare per ragioni tanto serie, non può mai essere presa autonomamente, ma richiede sempre una stretta sorveglianza medica.
Francesca Di Giorgio