Più della metà dei bambini italiani, il 52%, assume almeno un antibiotico l’anno, 3 volte in più rispetto al 14% dei bambini inglesi.
Ogni bambino italiano, poi, assume in media 3 diversi farmaci nella cura delle comuni malattie dell’infanzia. E le percentuali variano da regione a regione: in Puglia, ad esempio, sono il 69%, nel Lazio, invece, il 36%. L’8% dei nostri bimbi, infine, è oggetto di un ricovero ospedaliero durante l’anno, ma tra Friuli Venezia Giulia e Abruzzo la percentuale raddoppia.
Questi sono alcuni dei dati che verranno presentati domani venerdì 9 settembre presso l’Istituto Mario Negri di Milano nel corso del convegno “‘Uso razionale dei farmaci per i bambini e i loro genitori: un obiettivo dinamico e strategico”.
Dai dati divulgati dal Mario Negri emerge, ancora una volta, un quadro davvero preoccupante, in cui i genitori italiani appaiono davvero “innamorati” degli antibiotici e dei farmaci in generale. Così, forse per eccesso di zelo o per la troppa preoccupazione, per salvaguardare la salute dei vulnerabili e indifesi bambini, si finisce per esporli agli effetti avversi delle medicine. E a generare una sempre maggiore resistenza agli antibiotici, come hanno sottolineato più volte gli esperti, puntando il dito contro il loro eccessivo uso e abuso.
Il professor Silvio Garattini, direttore del Mario Negri, sottolinea che “sin dalla sua fondazione e nei 50 anni di attività la finalità principale dell’Istituto è stata quella di contribuire alla difesa della salute e della vita umana, e tra i settori prioritari in cui l’Istituto è impegnato c’è la salute materno-infantile“.
Allora, meglio affidarsi al medico curante e bandire definitivamente il “fai-da-te”, il sentito dire e il passaparola su internet. Perché a volte l’antibiotico proprio non serve.
Ecco 5 utili consigli per l’utilizzo degli antibiotici quando i nostri bimbi si ammalano.
Roberta Ragni
