Se dovessimo fare il gioco delle associazioni di parole sicuramente collegheremo penna-inchiostro, pesce-squame, libro-carta, bagno-batteri. E bancomat con cosa lo colleghiamo? Soldi verrebbe da dire. Sbagliato, anche qui la parola giusta è batteri.
Dopo l’ascensore e il wc, anche il bancomat entra ufficialmente nella top list dei luoghi più zozzi che quotidianamente frequentiamo. A rivelare questo sconfortante risultato è stata la ricerca dell’azienda britannica BioCote, diretta dal dottor Richard Hasting e pubblicata dal quotidiano “Telegraph”.
I ricercatori hanno prelevato il materiale presente sui tasti dei dispositivi per il prelievo dei soldi e li hanno comparati in laboratorio con quelli asportati sulla tavoletta del WC dei bagni pubblici.
Il risultato? Sui bancomat come nelle toalettes pubbliche sono presenti colonie di microbi portatori di infezioni pericolose, come ad esempio, i batteri pseudomonas o bacillus, sintomo di una carenza d’igiene dalle conseguenze più che sgradevoli.
Si allunga così sempre di più la lista degli spazi pubblici carenti di igiene. Tra questi ricordiamo le fontane, il carrello della spesa, i tappetini per il fitness, il telefono dell’ufficio, le stanze degli hotel (telecomandi ed interruttori), gli aerei e i dvd a noleggio. Senza tralasciare spazi privati come la vasca da bagno, il lavandino della cucina, il cestello della lavatrice, la scrivania, il volante dell’auto. E cosa dire di oggetti personali come portafogli e borse?
Insomma, sembrerebbe che tutto ciò che ci circonda sia ricco di germi pronti ad attaccare il nostro sistema immunitario. È vero, ma guardatevi bene dall’entrare in paranoie e voler igienizzare qualsiasi cosa entri in contatto con voi. Basta solamente stare attenti a ciò che si tocca e lavarsi sempre le mani prima di mangiare…
Fabrizio Giona