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Batterio killer: 30 morti. Fazio: “Nessun allarme in Italia”

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Arrivano a 30 i decessi dovuti al batterio killer che sta imperversando in mezza Europa da qualche settimana. I contagi si attestano intorno ai 2.800 per 14 diversi Paesi, esclusa l’Italia.

“Nessun allarme in Italia, ma siamo pronti a circoscrivere eventuali focolai”

assicura il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nell’informativa al Senato sul batterio killer, sostenendo che per il momento non sono necessarie misure di cautela.

E il ministro ricorda che frutta e verdura possono essere consumate, naturalmente ben lavate, e dichiara che dal 5 giugno

“le autorità tedesche ipotizzano che alla base dell’epidemia di E. coli possa esserci il consumo di germogli vegetali di erba medica, lenticchie, fagioli azuki, zucche e fieno greco prodotti in uno stabilimento nei pressi di Amburgo. Per questo motivo, l’attività produttiva dello stabilimento è stata sospesa”.

Ma i primi esami di laboratorio hanno dato esito negativo, mentre altre analisi sono in corso a Berlino.

Infine, il commissario europeo per la Salute John Dalli ha elogiato l’Istituto Superiore di Sanità italiano che ha elaborato il metodo di identificazione per il batterio killer dell’Escherichia coli e per

“il suo contributo notevole per sviluppare un metodo di identificazione che impiega 48 ore invece che sei giorni. Questo ci ha aiutato e ci aiuta ancora a combattere questo batterio”.

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