Le verdure europee potranno fare rientro in terra di Russia.
Firmato, infatti, un accordo da parte del commissario Ue alla salute John Dalli per porre fine al bando della Federazione Russa sulle verdure dell’Unione europea, seguita all’epidemia di Escherichia coli.
Dichiara Dalli: “Prevedo una ripresa veloce delle esportazioni verso la Russia. Dalle due parti è stata dimostrata la buona volontà di considerare questo incidente ormai dietro di noi“.
1,1 milioni sono le tonnellate di verdure che l’Ue esporta verso la Russia per ben 600 milioni di euro. Precisa Paola Testori Coggi, direttore generale alla salute della Commissione europea: “Le autorità nazionali competenti negli Stati membri certificheranno l’origine del prodotto e l’assenza di E.coli 104 sulla base di un sistema generale di monitoraggio sul territorio dello Stato membro, per questo tipo di infezione. Già oggi farò pervenire al Servizio sanitario della Federazione russa la lista delle autorità competenti a sottoscrivere il certificato temporaneo che dovrà accompagnare i lotti di verdure esportate dall’Ue, oltre ai nomi dei laboratori nazionali di riferimento accreditati per effettuare il controllo delle verdure“.
Si tratta di un sistema di controllo già attivo in Olanda, Belgio e Polonia, mentre, quanto alle verdure congelate, il commercio si terrà normalmente al di fuori di questo schema di accordo.