“Quando un bambino mette in bocca gli oggetti, dà l’opportunità al suo sistema immunitario di esplorare l’ambiente in cui vive”. A sostenerlo è Mary Ruebush, l’immunologa americana autrice del libro “Lo sporco fa bene”, pubblicato recentemente anche in Italia.
Insomma, mamme igieniste avete i minuti contati: basta con questa mania di pulirli continuamente i vostri figli, strillarli quando si sporcano e farci venire un diavolo per capello tutte le volte che li vediamo agguantare una caramella con le mani luride. Via ogni inutile e sfiancante contromisura igienica: i bambini più si sporcano puù crescono meglio. Assurdo? Tutt’altro: scientificamente provato.
Secondo uno studio realizzato dall’Università di San Diego, pubblicato sull’ultimo numero di Nature Science e ripreso anche dal Guardian, i germi e batteri non sono solo fonte di malanni e infezioni, ma anche un importante aiuto nel corretto funzionamento della reazione immunitaria dell’organismo. I ricercatori, guidati da Yuping Lai, hanno infatti osservato, analizzando in laboratorio colture di cellule umane e di cavie, che in caso di ferite il funzionamento della microflora della pelle in cui sono presenti alcuni stafilococchi è migliore di quello della pelle “pulita”.
Infatti, come tutte le altre parti del nostro corpo, anche il sistema immunitario cresce e si rinforza con l’esercizio e sono proprio i milioni di batteri, virus e soprattutto germi che penetrano nel nostro corpo dall’esterno che ne favoriscono lo sviluppo.
Dalla ricerca made in Usa emerge dunque un dato inconfutabile: gli stafilococchi hanno una funzione mitigante nei confronti della reazione immunitaria in caso di tagli. Ma cerchiamo di capire perché. Questi batteri producono l’acido lipoteicoico che agisce sui cheratinociti, le cellule dell’epidermide responsabili anche dell’assorbimento della melatonina, in modo che questi evitino che il sistema immunitario reagisca in misura eccessiva all’infezione esterna producendo arrossamenti, eruzioni e sfoghi cutanei. Insomma, batteri che sono potenzialmente nocivi aiutano a regolare la risposta immunitaria evitando problematici eccessi di difesa. Ma non finisce qui.
La ricerca ha anche fornito ulteriori giustificazioni scientifiche alla cosiddetta ipotesi igienica (Hygiene Hypothesis), formulata verso la fine degli anni ’80, che spiega l’alta percentuale di allergie nei Paesi industrializzati con una bassa esposizione ad agenti patogeni. La febbre da fieno e l’eczema sono per esempio due effetti collaterali di una mancata esposizione ai germi dello sporco. “Lo studio” – spiega Richard Gallo esperto di dermatologia e pediatria che ha partecipato al team di ricerca – “fornisce una base molecolare alla comprensione dell’ipotesi igienica e porta alla luce elementi della risposta dell’organismo alle ferite cutanee che erano ignoti”.
Insomma, magari non è semplice da accettare, ma germi e batteri non sempre sono nostri nemici, ma a volte rappresentano importanti alleati per la nostra salute. Mentre infatti nel secolo scorso il miglioramento delle condizioni igieniche ha avuto effetti positivi sulla salute e ha contribuito in modo determinante ad aumentare la speranza di vita, oggi paradossalmente l’eccesso di pulizia rischia di farci ammalare.
Rosamaria Freda